Forse succede solo da noi in Italia che gli insegnanti che non scioperano se ne vantano sulla rete.
Ora pare che finalmente abbiano scoperto una nuova forma di lotta anche se partecipano, more solito, in percentuali ridicole: no allo sciopero, per carità, non serve a nulla e poi costa e non ce lo possiamo permettere, no all’ astensione dalle attività aggiuntive, per carità non la fa nessuno e poi danneggia l’utenza, no all’ astensione ad accompagnare gli alunni in visita o viaggio d’istruzione, per carità si danneggiano gli studenti, peccato che gli insegnanti del Sud Tirolo la facciano, niente di tutto questo, la nuova frontiera della protesta degli insegnanti in Italia è oggi la raccolta di firme, la parola magica è petizione e già sono nati i nuovi apostoli della raccolta firme, non costa niente, non la vede nessuno, non crea disagi e soprattutto non serve a nulla.
Con una firma non si scontentano il DS e i suoi collaboratori, non si scontentano i genitori, non si scontentano gli alunni, non si crea un disservizio e tutti potranno vivere felici e contenti, ora gli insegnanti lottano firmando.
Il governo con questi insegnanti che firmano petizioni potrà dormire sonni tranquilli.
Libero Tassella SBC
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