Gli insegnanti nei giorni di festa su i social si fanno due conti e si rendono conto ex post che i loro stipendi a gennaio, dopo la firma definitiva del CCNL detto ponte, aumenteranno dai 40 agli 80 euro netti, neppure una spesa al supermercato.
Ovviamente lamenti a go go, anche la vigilia e a Natale, critica serrata si sindacati firmatari che fanno comunicati con cifre al lordo, ma al momento in cui queste cifre si determinavano, gli insegnanti e gli ATA italiani dov’erano e quegli stessi che oggi parlano sui social di aumenti e di diminuzione del potere d’acquisto dei loro stipendi dov’erano? In particolare per non parlare dello sciopero del 12 dicembre scorso , dov’erano nello sciopero del dicembre 2024 che riguardava proprio il contratto di cui ora si lamentano ? (partecipazione del 5%) Erano al lavoro, in classe e deridevano chi scioperava. Gli insegnanti devono capire 4 cose:
1) Che se restano a guardare, senza lotta non otterranno mai nulla e perché dovrebbero?
2) Che se i sindacati non passeranno dalla concertazione alla lotta, gli insegnanti non otterranno un bel nulla, il prossimo vontratto sarà uguale a questo e gorge non arriverà con un ritardo di 10 mesi;
3) Se non manderanno un segnale ai sindacati gli insegnanti non otterranno nulla, possono farlo von iscrizioni e voti RSU;
4) Se non si passa dell’inflazione programmata all’inflazione reale negli aumenti , gli insegnanti perderanno sempre più in potere d’acquisto.
Ai contratti e agli aumenti non pensate a Natale ma quando bisogna lottare, in questi giorni mangiate il panettone e state coi vostri cari.
Ora non c’è più nulla da fare e per come avete lottato per il CCNL 22/24 quello che incasserete a gennaio o febbraio per voi è tutto grasso che cola.
Libero Tassella SBC
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