Da anni si parla di dare ulteriori poteri ai Dirigenti Scolastici in merito ai provvedimenti disciplinari dei docenti.
A ogni tornata contrattuale è un tira e molla tra ARAN e sindacati della scuola rappresentativi al tavolo delle trattative.
È di oggi la notizia riportata da Tecnica della Scuola ma smentita sia dall’Aran sia dal coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti circa la pretesa dell’ARAN di dare ai DS la possibilità di sospendere dall’insegnamento i docenti fino a 30 giorni.
Favorevoli a questa ipotesi anzi da loro più volte caldeggiata sono i DS dell’ANP, almeno i loro dirigenti sindacali, i loro iscritti sarebbero coinvolti in inevitabili ricorsi al giudice del lavoro.
Noi crediamo che non se ne faccia nulla anche perché per questo CCNL i numeri sindacali sono molto risicati e si cerca al più presto di fare accettare ai sindacati dei docenti solo 50 euro netti di aumento e ritonare in un letargo retributivo interrotto dalla vacanza contrattuale e da anticipi in assenza di contrattazione, sminuendo il ruolo dei sindacati.
Tanto per i prossimi contratti le risorse già ci sono, ovviamente sono la solita miseria, ma si tenterà di farli rimanere nei forzieri dello Stato il più a lungo possibile.
Cosa non impossibile con una categoria di lavoratori che da anni ha scelto oramai di rimanere a guardare sulle vicende del proprio contratto, unico esempio nel panorama dei lavoratori.
La proposta di SBC è molto semplice. I DS non possono proporre e irrogare al tempo stesso sanzioni. Allora va istituita ogni tre anni presso l’ufficio Scolastico Regionale una commissione disciplinare formata da docenti e Dirigenti scolastici e presieduta dal Direttore Scolastico Regionale o da persona da lui delegata, che abbia il potere di irrorare sanzioni. Il docente per cui è stata proposta la sanzione sarà difeso da un sindacalista di sua scelta o da un avvocato ei sua fiducia. Le sanzioni della Commissione entro 30 giorni possono essere impugnate al giudice del lavoro.
Libero Tassella SBC
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