Si sveglieranno gli insegnanti? Io ne dubito, forse solo quando li riempiranno di ore di formazione obbligatoria ed inutile a partire da settembre , quando differenzieranno le loro retribuzioni in base alla formazione incentivata con verifica annuale e triennale e con un incremento dell’orario di insegnamento, per non parlare della decurtazione degli organici e ancora il dimezzamento della carta del docente che sarà destinata a scomparire.
E stiamo solo all’inizio.
Essi non sanno cosa potrà accadere, e certo il tutto è favorito dalla loro passività: impegno orario crescente a fronte di una contrazione delle retribuzioni, con rinnovi contrattuali in ritardo, l’attuale rinnovo del CCNL 19/21 è in ritardo di 40 mesi e con aumenti sotto l’inflazione reale, ( oggi sopra il 6%) con un sempre maggiore impoverimento del loro potere d’acquisto.
Oggi i docenti si stanno impoverendo sempre più, domani saranno dei poveracci
Si salvano ancora sol perché la maggior parte di loro, essendo donne, sommano ancora il loro reddito a quello del marito anche se domani non sarà più così già non lo è, le famiglie sono sempre più instabili e le donne restano sole.
Non parliamo di chi insegna a chilometri di distanza e alle spese che deve sostenere.
Se dovessi dire se gli insegnanti si sveglieranno e dovessi dirlo da come stanno rispondendo alla mobilitazione per lo sciopero del 30 maggio, io credo che potrei affermare che gli insegnanti continueranno a dormire.
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