La scuola è un luogo dove oggi ogni dissenso viene rifiutato e combattuto chi dissente viene isolato e a volte subisce ritorsioni e mobbing.
Non a caso è stato coniato da un DS dell’ANP all’epoca della 107 la locuzione di “insegnante cotrastivo”.
La scuola predica la democrazia ma soffre di un deficit di democrazia, pratica un autoritarismo opprimente, imponendo una rigida osservanza gerarchica.
Anche la libertà di insegnamento, voluta dai padri Costituenti è stata man mano soppressa, viene imposta ormai una didattica format attraverso la mappa di potere del DS che deve garantire e certificare il successo formativo degli alunni anche se fittizio, senza aver conseguito conoscenze e competenze, i tre e i quattro passano a sei con grande disinvoltura.
Siamo passati da una scuola democratica e collegiale a una scuola autoritaria e verticistica e questo processo è avvenuto lentamente nel corso degli ultimi 25 anni senza che gli insegnanti si siano opposti anzi senza che se ne siano accorti come le rane bollite di Chomsky. Questo anche grazie alla caduta del livello di preparazione degli insegnanti entrati nella scuola attraverso numerose sanatorie.
Libero Tassella SBC
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