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SBC No al taglio del tempo scuola per gli alunni disabili voluto da Azzolina. Abrogare il DI n.182 del 29.12.2020

Putroppo cari colleghi di SBC, mi rivolgo a tutti ma in particolare a quelli che hanno a cuore l’inclusione degli alunni disabili, ci è sfuggito o meglio abbiamo dato poco rilievo ad un provvedimento gravissimo posto in essere dal defunto governo Conte 2.

Se ne è parlato poco per il generale favore che questo governo aveva nei media, con un ministro dell’Istruzione del M5S e con un ministro delle Finanze PD.

Credo si siano anche distratti i partiti della vecchia maggioranza e gli esponenti delle Commisdione cultura di Camera e Senato.

Mi riferisco al Decreto Interministeriale n. 182 del 29 dicembre del 2020.

Questi decreti vedono la luce proprio nei momenti in cui siamo più distratti, ad agosto oppure durante le festività natalizie, quest’anno poi c’era la pandemia e si parlava di rimpasto con Renzi che cominciava a minacciare e poi si doveva proprio in quei giorni approvare la legge di bilancio.

Orbene cosa dice il 182 e a chi si rivolge?

Si rivolge all’anello più debole, agli studenti disabili, e per una questione di risparmio, lo dico subito, li discrimina, andando a tagliare a questi studenti tempo scuola e offerta formativa.

Come è possibile che Azzolina abbia fatto questo, lei ex insegnante di sostegno, lei che ha sempre parlato durante il suo mandato di investire sul sostegno?

Ma i fatti parlano chiari e sono purtroppo contrari ai proclami.

Questo decreto interministeriale di cui SBC chiede l’abrogazione, dopo decenni di integrazione e inclusion ridetermina l’assegnazione del monte ore agli alunni disabili.

Andiamo con ordine, il D.I.182 indica un nuovo organo collegiale, il GLO, un acronimo che sta per gruppo di lavoro operativo, che ha il compito di approvare il PEI , il piano educativo individualizzato. Ormai nella scuola si va avanti per acronimi, se ne contano a decine.

E qui che viene il bello, in quanto si limita fortemente l’inclusione e il diritto allo studio a partire dei disabili già a partire dal prossimo anno scolastico 2020/21.

In pratica, come si è detto, si interviene sul monte ore prevedendo l’esonero di alcune ore di lezione in classe, di conseguenza , meno frequenza dei disabili e quindi meno inclusione e integrazione.

Il tempo scuola ridotto è scaricato sulle famiglie con risparmio da parte dello Stato.

In base al 182 sotto cui c’è la firma di un ex insegnante di Sostegno Lucia Azzolina e di un professore universitario Gualtieri , si riduce il tempo scuola per gli alunni disabili, in pratica questo GLO potrà stabilire, motivandolo e comunicandolo ai genitori, che Francesco o Anna è esonerato/a in quanto inadatto/a alla frequenza della disciplina x, y e z.

Ancora una volta non possiamo non richiamare la logica del risparmio economico come ispiratrice di questa nuova trovata dei due ministri e rispettivi ministeti, un ritorno al passato rispetto al lungo cammino dei disabili nel nostro Paese iniziato negli anni Settanta

Ridurre l’orario a 170.000 alunni , equivale a far corrispondere l’organico di sostegno alle sole ore in presenza dell’alunno.

Insomma Gualtieri e Azzolina in pratica hanno detto: gli alunni disabili ci costano troppo e così si sono inventati la riduzione di orario di lezione in modo da tagliare l’organico di sostegno.

Libero Tassella SBC

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