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SBC, per gli insegnati è offensivo parlare di formazione obbligatoria

Trovo offensivo che in un Decreto che presto sarà convertito in Legge dal Parlamento per gli insegnanti italiani , laureati, specializzati, con alle spalle corsi di perfezionamento, master, esperienze di insegnamento, dottorati di ricerca, seconde lauree, si parli di formazione e non di aggiornamento professionale.

Gli insegnanti sono già formati attraverso un corso di studio previsto dall’attuale legislazione, e come ogni professionista periodicamente si aggiornano ciò è nello statuto delle professioni.

Per anni le maestre di scuola elementare si sono aggiornate con riviste specializzate ricche di spunti didattici a cui si abbondavano a loro spese.

La visione di un insegnante in formazione continua fa parte di una visione dell’insegnante non professionista ma operatore didattico, eterno discente da istruire e formare (conformare) ad una didattica di Stato decisa altrove di cui egli ora deve diventare solo un ultimo esecutore materiale.

Con il DL 36 ci avviamo a una scuola dell’ addestramento con insegnanti addestratori e facilitatori.

Libero Tassella SBC

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