Colleghi e colleghe, scioperare non è stato inutile, anzi, avete dimostrato il vostro dissenso finalmente in modo palese con una manifestazione a Roma molto riuscita e con una percentuale di adesione che alle 10,30 di oggi è del 16,7%, su oltre il 60% delle scuole monitorate, ma potrebbe anche crescere, secondo alcune fonti sindacali, si parla ottimisticamente addirittura di un 27% di adesioni.
Ringrazio chi ha scioperato e condanno chi non lo ha fatto, non è stata una libera scelta la loro, è stato un madornale errore politico.
Non scioperare è stato inutile e dannoso per la categoria , spero se ne rendano contro coloro che per interesse o disinteresse o semplicemente per ignoranza o per compiacere il DS, il collaboratore, hanno subito deposto le armi, hanno alzato bandiera bianca sul pennone del loro orticello e disertato lo sciopero.
Sono quelli dello sciopero è inutile, lo facciano gli altri, io non regalo I miei soldi allo Stato, sono quelli delle tante , troppe scuse, quelle che abbiamo sentito in questo giorni e che avete sentito voi allorquando chiedevate ai vostri colleghi di scioperare il 30.
Scegliete voi il modo di dirlo alla gran massa refrattaria a quella palude di tanti insegnanti e ATA della vostra scuola che hanno preferito rimanere ancora una volta passivi e inerti, per opportunismo, per ignavia, per indifferenza, per disinteresse, per scetticismo, per semplice pigrizia. Oppure scegliete il silenzio sprezzante ma comunque reagite nei loro confronti.
Per me, come ho denunciato, è stato grave l’atteggiamento di quelle RSU che i non hanno scioperato dopo aver occultato e boicottato lo sciopero.
Denunciate tali comportamenti ai sindacati nelle cui liste sono venuti a chiedervi i voti ad inizio aprile. Sfiduciateli pubblicamente e tra tre anni se si ricandidano non li votate né aiutateli a presentare la lista.
Le RSU sono 30.000, se solo avessero fatto scioperare 4 colleghi nella loro scuola , avremmo avuto 120.000 scioperanti in più.
Se le RSU avessero fatto un decimo del mio lavoro su SBC, avremmo avuto ben altri risultati il 30 maggio.
Una cosa è certa, colleghe e colleghi, ora bisogna andare avanti, manifestazioni e scioperi o altre azioni sono irrinunciabili se si vuole realmente cambiare lo stato delle cose, non conosco altre strade, la strada di scendere a parti con questo Governo o della concertazione è perdente anche perché questo Governo ha già dimostrato di non onorare alcun patto.
L’immobilismo è stato lo strumento che la categoria ha usato per farsi male da sola e per ridursi nello stato in cui è, misera nelle retribuzioni, succube e vittima dei Governi e nelle scuole dei vittima dei DS.
Senza lotta all’insegnante nulla è dovuto, se non lotta, nulla ottiene e nulla cambia per lui.
Lamentarsi o scrivere sui social è del tutto inutile ovvero è solo un vano esercizio autoconsolatorio.
Libero Tassella SBC
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