Il movimento Scuola Lavoro e Libertà esprime una forte preoccupazione riguardo alla bozza dei decreti ministeriali che regoleranno l’inserimento nelle graduatorie regionali, come previsto dal Decreto Scuola (Legge n. 79/2025). Da quanto emerso, sembra che il Ministero voglia escludere i docenti precari storici, in particolare coloro che hanno partecipato ai concorsi straordinari, da queste graduatorie, il che crea ulteriore incertezza per il loro futuro lavorativo.
Questa situazione solleva interrogativi sia di natura costituzionale che sociale: è giusto escludere chi ha garantito la continuità del sistema scolastico per anni? La legge stessa, all’art. 2 comma 3-ter, non fa distinzione tra concorsi ordinari e straordinari, includendo in modo generico i concorsi banditi dal 2020 in poi. Tuttavia, le decisioni ministeriali sembrano andare contro questa interpretazione.
Il movimento sottolinea l’importanza di un canale di reclutamento più equo e invita i sindacati a impegnarsi concretamente per la tutela dei lavoratori. Stabilizzare i precari storici non è solo una questione di giustizia, ma è un passo fondamentale per garantire dignità e stabilità al sistema educativo italiano.
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