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SCUOLA & RIFORME – Le novità previste per il 2017

Buona scuola e deleghe al governo, le novità

 

A cosa sta lavorando il governo?

 

Il governo sta mettendo mano su alcuni capisaldi della nostra Scuola, come l’unificazione del percorso da 0-6 per la scuola dell’Infanzia, la valutazione e gli esami di stato, il diritto allo studio e la nuova riforma dell’istruzione professionale.

 

Quali i cambiamenti?

 

Iniziamo dall’Istruzione professionale.

 

L’intenzione del governo sembra essere quella di restituire in parte le ore tagliate a questo importante percorso di formazione. Giova ricordare che le varie riforme che vanno dal progetto 92 a firma dell’ex ministro Berlinguer fino ad arrivare all’ultima riforma Gelmini hanno registrato il taglio netto delle attività pratiche e caratterizzanti di questi istituti. Negli anni hanno perso dunque le loro caratteristiche formative ed hanno registrato un’ importante abbandono scolastico a vantaggio dell’Istruzione professionale regionale che invece ha mantenuto le ore di attività  pratica.

La riforma prevede una riorganizzazione degli indirizzi che diventeranno 11 e non più 6 come sono adesso e prevede anche un aumento delle ore di laboratorio e la reintroduzione della qualifica triennale.

Diritto allo Studio

 

Nel decreto legislativo sono previste nuove disposizioni per garantire livelli essenziali comuni a tutti e un percorso di studio obbligatorio fino al II anno delle superiori, l’importo delle tasse sarà legato al’ISEE e per i meno abbienti i libri di testo saranno gratuiti.

Riforma dell’Infanzia 0 – 6

 

Il percorso sarà unificato, si andrà dai 0 ai 6 anni tuttavia resteranno distinti gli asili nido comunali con la scuola dell’infanzia, l’obiettivo del governo sembra quello di estendere a tutti i percorsi prescolari che attualmente vanno da 0 ai 3 anni.

Valutazione ed Esame di Stato

 

Spariscono i voti numerici sia alla scuola primaria che alla secondaria di secondo grado, saranno introdotte le lettere. Si ritorna indietro di 30 anni. Saranno previsti interventi finalizzati a limitare le bocciature. Gli esami delle medie subiranno una modifica a presiederli non sarà più un dirigente proveniente da un’istituzione scolastica diversa, ma lo stesso preside della scuola.

La prova INVALSI non sarà più parte integrante dell’esame, scompare anche il diploma di terza media e viene introdotto un attestato che certifica le competenze acquisite dagli studenti.

La riforma dell’Esame di Stato è prevista per l’anno scolastico 2017/2018, sparirà la terza prova e sarà modificato il punteggio finale che sarà composto da 40 punti per i crediti scolastici di ammissione e da 60 punti che il candidato acquisirà dalle prove di esame.

La commissione sarà così come è adesso: 50% commissari interni, 50% esterni e presidente esterno.

Le prove INVALSI saranno valutate come prerequisito per l’ammissione agli esami.

 

Riforma del sostegno

 

E’ allo studio anche la riforma del sostegno probabilmente prevederà diversi cambiamenti come l’obbligo di permanenza fino a 10 anni sul sostegno e la formazione continua. Novità riguarderanno anche il reclutamento, il testo unico, la formazione iniziale, ed anche le scuole italiane all’estero.

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