Le scuole paritarie sono in profonda crisi
Da qualche anno a questa parte stiamo assistendo alla chiusura di diversi istituti paritari. Tali istituti erano sorti come funghi intorno agli anni novanta, quando la scuola statale era particolarmente selettiva. Molti studenti, non in grado di affrontare con profitto la scuola statale, optavano per questa tipologia di scuole. Molti le hanno definite diplomifici e più volte sono balzate agli onori della cronaca perché oltre a garantire il “diploma facile” spesso e volentieri non pagavano i docenti. Docenti, nella maggior parte dei casi, neolaureati che accettavano di lavorare gratis pur di fare punteggio per poi riversarlo nelle graduatorie di istituto della scuola statale.
Oggi le scuole paritarie chiudono
Nel tempo e con le riforme, la scuola statale ha abbassato di molto gli standard, trasformandosi anch’esse in una sorta di “diploma facile”, tant’è che la grande questione educativa di oggi è se assegnare o meno i compiti a casa. Certamente la “facilitazione” della scuola statale sta garantendo il successo “formativo” e probabilmente è anche questo uno dei motivi, non il solo ovviamente, della crisi delle scuole paritarie che continuano a registrare un calo di iscritti e pure di finanziamenti, questi calati a causa della crisi che colpito il nostro Paese in questi ultimi anni. Va comunque evidenziato che non tutte le scuole paritarie o private sono da considerare diplomifici, molte puntano all’eccellenza formativa e in moltissimi casi si sostituiscono alla scuola statale offrendo un servizio pubblico di qualità.
I numeri della crisi
Secondo quanto riportato dal portale Tuttoscuola.com nell’anno scolastico 2015-2016 hanno chiuso i battenti 415. Con una media preoccupante di quasi 4 scuole a settimana. Le regioni più colpite sono ancora una volta quelle del Sud: la Sicilia ha perso 104 scuole e la Campania 70, la Puglia 28 e la Calabria 22. La perdita degli scritti ha coinciso con gli anni della crisi il calo maggiore, nell’anno scolastico 2012/2013 gli studenti delle paritarie erano oltre un milione, oggi sono calati di circa 900 mila. La recente legge di Bilancio ha tagliato ancora il fondo destinato a tali istituti al punto da scatenare le proteste dell’intero settore.
