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SFP – Lettera aperta al ministro Bussetti

Gentile redazione,

siamo un gruppo di docenti che per questione di privacy vogliamo rimanere nell’anonimato,

consentiamo se volete alla pubblicazione della nostra lettera, che racchiude le nostre considerazioni su questo momento difficile di precariato, dove ognuno fa valere le proprie motivazioni ma non ciò che è giusto, pertanto vogliamo solo lanciare delle riflessioni e delle proposte per noi Laureati in SFP VO, i quali non essendo un numero corposo non veniamo considerati ma al contrario dimenticati o messi alla pari dei diplomati, che hanno tutto il nostro rispetto, ma la differenza di un percorso formativo diverso c’è ed è bene fare la differenza.

Grazie per la vostra disponibilità,

Cordiali saluti.

LETTERA: Docenti laureati in Scienze della Formazione Primaria vecchio ordinamento

All’Onorevole Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco BUSSETTI

Onorevole Ministro,

Le scriviamo per porre alla Sua attenzione le graduatorie di merito 2016 e le graduatorie ad esaurimento sostegno primaria che per l’anno scolastico 2018/2019 in molte regioni sono esaurite. Non essendo presenti docenti in queste graduatorie o comunque docenti sufficienti per soddisfare il numero di richieste per coprire i posti di ruolo, questi posti vengono dirottati su altri ordini e gradi di scuola o su altre classi di concorso, in attesa dei concorsi e dei corsi di specializzazione sul sostegno.

I docenti che hanno preso il ruolo anche quest’anno sul sostegno sono diplomati magistrali inseriti nelle GAE con riserva, nonostante l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, il 20 dicembre 2017 ha pronunciato una sentenza che ha chiarito in via definitiva che “il possesso del solo diploma magistrale, anche se conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie a esaurimento (GAE)”, questi docenti sono rimasti nelle GAE con il diritto all’assunzione.

Le facciamo notare che molti di questi docenti inseriti con riserva hanno appena i punti del titolo del diploma, non hanno mai svolto servizio sul posto comune o sul posto di sostegno (lo si può constatare dal basso punteggio che hanno in graduatoria), non hanno vinto un concorso ma un ricorso che non è neanche vinto. Nonostante questo vengono prima dei colleghi laureati, specializzati e che insegnano da tanti anni, i quali sono relegati nelle graduatorie d’Istituto ad aspettare il concorso e non il ricorso.

Tutto questo è accaduto negli anni precedenti e accade oggi perché noi docenti laureati in SFP VO con un percorso accademico, abilitati e specializzati, non abbiamo potuto accedere al ruolo al pari degli altri colleghi, perché confinati nelle Graduatorie d’Istituto (GI).

Ogni anno veniamo assunti a tempo determinato, abbiamo la precedenza ad essere chiamati sul sostegno perché abilitati e specializzati ma non il diritto al ruolo, diritto che ci è stato negato dalla chiusura delle GAE.

Ci rivolgiamo a Lei signor Ministro per chiederle perché non assegnare questi posti agli specializzati e laureati in Scienze della Formazione Primaria V. O che si trovano nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto?

Il Corso di Laurea quadriennale Vecchio Ordinamento di Scienze della Formazione Primaria (SFP VO) costituiva titolo di accesso nelle GAE, abilitando all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, e con il corso aggiuntivo annuale, si conseguiva la specializzazione per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap , secondo quanto stabilito dall’art. 14, comma 3, Legge 5 febbraio 1992, n. 104. La chiusura della GAE e l’ingiusta esclusione da esse dei laureati in SFP VO, immatricolati nel triennio 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011 e Laureati dopo il 2010/2011,(retrocessi in II fascia d’Istituto), ci impedisce di poter accedere alle fasi per essere assunti a tempo indeterminato. Siamo l’unica categoria rimasta fuori dall’inserimento in GAE a causa di un mero e arbitrario criterio temporale.

Il nuovo Governo pensa che il concorso straordinario sia la soluzione per i diplomati e i laureati in SFP, dimenticando i laureati in SFP VO che continuano ad essere parificati ai diplomati magistrali.

Perché docenti già formati secondo modalità di reclutamento (Laurea SFP VO) che hanno immesso in ruolo migliaia di colleghi, non devono essere oggi considerati per il ruolo?

Invece possono accedere al ruolo migliaia di diplomati, inseriti nelle GAE con il ricorso e per giunta con riserva, nonostante sentenza negativa sia dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato sia dall’Avvocatura dello Stato. Questa è disparità e ingiustizia per coloro che hanno studiato e credono in questo lavoro e lo svolgono con passione e amore. Molti diplomati si sono ricordati solo in questi ultimi anni di possedere un diploma abilitante e grazie ai sindacati e agli avvocati oggi possono fare gli insegnanti e per giunta di sostegno.

Lei sa benissimo che non bisogna fare ma “ESSERE” insegnante.

L’insegnante aiuta i bambini a crescere come persone e come cittadini attivi e responsabili, aiuta a favorire lo sviluppo delle competenze e a crescere intellettualmente e culturalmente. Per questo è importante la formazione degli insegnanti, soprattutto quando si parla di bambini con disabilità.

Per questi docenti laureati e specializzati sul sostegno in SFP VO, si potrebbe riaprite la fascia aggiuntiva delle GAE o comunque laddove fossero esaurite le graduatorie di merito e le GAE sul sostegno primaria e infanzia, le operazioni per il ruolo 2018/19 potrebbero scorrere chiamando i docenti specializzati da seconda fascia delle graduatorie d’istituto, dando la precedenza a questi docenti invece che a quelli inseriti nelle GAE con riserva, per permettere così a tutti gli alunni con disabilità, di godere dell’indispensabile diritto alla continuità didattica.

Signor Ministro dia un’attenzione particolare ai laureati in SFP VO specializzati sul sostegno che si trovano nelle Graduatorie d’Istituto e che si ritroveranno nuovamente ad essere assunti a tempo determinato. Sarebbe un atto di giustizia nei nostri confronti, rendendo un diritto che ci è stato tolto da una politica sbagliata.

Rimanendo in attesa di un suo cortese riscontro e auspicando un suo valido intervento al riguardo, porgiamo distinti saluti.

I docenti laureati in SFP vecchio ordinamento

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