La gestione delle sedi per la prova concorsuale relativa alle posizioni economiche ATA ha sollevato numerose critiche da parte dei candidati e delle associazioni di categoria. Peppe Paino, rappresentante di SGS Scuola, ha denunciato una situazione che definisce “avvilente e mortificante”. Molti candidati, infatti, sono stati costretti a percorrere distanze significative, fino a 300 km, per sostenere la prova.
Secondo quanto riportato, le assegnazioni delle sedi sono avvenute senza tener conto della vicinanza territoriale rispetto al luogo di residenza dei partecipanti. “Chi risiede in provincia di Agrigento ha dovuto recarsi a Palermo o persino a Catania, affrontando spostamenti onerosi in termini economici e logistici”, ha dichiarato Paino.
La prassi corretta, secondo il Ministero, avrebbe previsto che gli Uffici Scolastici Regionali (USR) organizzassero le prove nella provincia di residenza dei candidati. Tuttavia, l’applicazione rigida dell’ordine alfabetico ha generato disagi significativi. SGS Scuola ha annunciato che invierà una comunicazione ufficiale agli USR e al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per esprimere il proprio sconcerto e richiedere una revisione dei criteri di assegnazione.
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