Con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale degli Insegnanti, emerge nuovamente il tema del riconoscimento economico del lavoro docente. Un recente rapporto della rete Eurydice, in collaborazione con OCSE/NESLI, fornisce un quadro dettagliato sugli stipendi e le indennità dei docenti europei per l’anno scolastico 2023/2024.
Secondo i dati, gli insegnanti della scuola secondaria inferiore (ISCED 24) all’inizio della carriera percepiscono retribuzioni molto diverse a seconda del paese. In cima alla classifica troviamo il Lussemburgo, con 59.585 euro annui, seguito da Germania (59.000 euro) e Svizzera (51.000 euro). L’Italia si colloca tra i fanalini di coda dell’Europa occidentale, con uno stipendio iniziale di soli 27.079 euro, inferiore rispetto a paesi come Spagna (33.000 euro) e Francia (38.000 euro).
Questi dati riflettono un divario significativo tra i sistemi scolastici europei e sottolineano la necessità di un maggiore riconoscimento economico per i docenti italiani. Oltre agli stipendi base, il rapporto Eurydice consente di esplorare le indennità per ruoli aggiuntivi e responsabilità gestionali, offrendo una visione completa delle condizioni lavorative nel settore pubblico.
La valorizzazione della professione docente passa anche attraverso un adeguamento degli stipendi, essenziale per garantire qualità e motivazione nel sistema educativo.
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