Gennaio 2026 porta la prima busta paga per chi lavora nella pubblica amministrazione, personale della scuola compreso. Il sistema NoiPA indica che le elaborazioni terminano il 9 gennaio, mentre i soldi arrivano in banca il giorno 23 gennaio. Ma un cambiamento tanto discusso rimane fuori dai radar: le nuove percentuali di tassazione previste dalla riforma finanziaria (IRPEF n.d.r) appena approvata.
Non si applicano ancora le nuove percentuali per questioni pratiche e di tempo. Il salario, infatti, del primo mese dell’anno viene elaborato da NoiPA mentre la legge finanziaria non è ancora chiusa, ma nei prossimi mesi arriveranno poi gli arretrati. Nella busta paga dunque compariranno quelle vecchie, come se ancora nulla fosse stato deciso.
Anche se c’è ritardo, chi lavora nella pubblica amministrazione manterrà comunque i vantaggi previsti dalla nuova legge sulle aliquote IRPEF. Nei prossimi mesi verranno corretti gli importi grazie a dei rimborsi (arretrati) accreditati nello stipendio.
Insomma, anche se a gennaio 2026 le novità fiscali non sono ancora arrivate, tra qualche mese qualcosa potrebbe cambiare. I dipendenti vedranno modifiche in linea con quanto deciso nella Legge di Bilancio 2026, ma dovranno avere pazienza.
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