Incarichi annuali e supplenze brevi, la Cgil invita i precari a stare attenti ai possibili errori
La scuola è nel caos, la cosiddetta buona scuola, per ammissione dello stesso Renzi, è partita malissimo (se solo ci avesse dato retta…) e dovranno metterci una “pezza”. Intanto però i precari sono ancora senza incarico e gli studenti senza docenti.
Le famiglie si lamentano e protestano davanti alle scuole, i giornali raccontano di presidi disperati alla ricerca di supplenti, ma dovranno attendere perchè come riporta la FLC Cgil in comunicato pubblicato sul proprio portale: “non sono ancora terminate le assegnazioni provvisorie e di conseguenza non è ancora possibile procedere alle supplenze, nello stesso tempo i posti lasciati liberi da chi ottiene l’assegnazione determinano nuove disponibilità per le quali occorre procedere a nuove nomine”.
E raccomanda ai precari di “porre la massima attenzione alle procedure da seguire per determinare i destinatari delle supplenze, perché l’istituto della nomina fino all’avente diritto rischia di compromettere l’esito del diritto dettato dalle graduatorie”.
Noi stessi, nei primi giorni del mese di settembre, abbiamo predisposto un vademecum per le supplenze in modo da evidenziare il procedimento che devono seguire le scuole per individuare i supplenti, in caso contrario i precari possono rivolgersi ad un sindacato per far valere i propri diritti. Non è necessario ricorrere ai ricorsi a pagamento, può bastare un semplice reclamo.
La Cgil conlude ricordando che “Va posta particolare attenzione a che i posti di potenziamento non vengano utilizzati per coprire spezzoni dell’organico di fatto, riducendo così sia l’organico dell’autonomia che il numero delle supplenze annuali”.
