Nella recente Legge di Bilancio 2026, presentata dal governo guidato da Giorgia Meloni, emergono scelte che hanno sollevato polemiche e critiche. La senatrice del Movimento 5 Stelle, Barbara Floridia, ha espresso il suo dissenso per le priorità individuate dall’esecutivo, accusando il governo di sacrificare la scuola pubblica a favore di un investimento discutibile in Albania.
Secondo Floridia, nel triennio previsto dalla manovra, la scuola pubblica subirà tagli per circa 800 milioni di euro. Questi fondi saranno sottratti nonostante le urgenti necessità del settore: organici ridotti, supplenze bloccate e classi sovraffollate. Parallelamente, il governo ha destinato un miliardo di euro per la costruzione di un centro per migranti in Albania, progetto che, secondo la senatrice, “non ha mai funzionato e continua a non funzionare”.
Floridia critica anche l’approccio del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che promuove concetti come “merito” e “personalizzazione della didattica” senza fornire risorse adeguate per affrontare le criticità del sistema scolastico. “Un miliardo in Albania e tagli alla scuola: questa è la priorità di Giorgia Meloni”, conclude la senatrice.
Un dibattito che accende riflessioni sulle scelte strategiche del governo e sull’importanza di investire nell’istruzione pubblica.
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