Qualcuno mi dice che senso ha mantenere in servizio il supplente temporaneo in caso di rientro del docente titolare durante la sospensione dell’attività didattica, a partite dal 5 marzo e a seguire?
Uno spreco di denaro pubblico come i 1.000 euro agli animatori digitali per attivare la formazione per la DAD, di cui a viale Trastevere si sono innamorati o per comprare apparecchiature che arriveranno alle scuole nella migliore delle ipotesi tra un mese.
Una politica sballata di un Ministero allo sbando.
Quei soldi previsti nel DL ( art.121) andavano investiti nella Sanità, l’unica vera emergenza oggi nel Paese che non é quella educativa ma quella sanitaria.
Abbiamo una Sanità che ha molti limiti a causa dei continui tagli fatti nel corso degli anni e le malversazioni fatte da politicanti senza scrupoli, per non parlare della Ricerca,. Domandatevi perché una virologa di fama mondiale coe la Caputo lavora in USA e non in Italia.
Ma che vogliono dimostrare al M.I.? Un’ efficienza che non c’è?
Si potrebbe obiettare che non é giusto che i supplenti dal 5 marzo in poi non possano fare supplenze, e quidi cumulare punteggio o giorni di servizio per poter partecipare al concorso speciale nella scuola secondaria di cul al DL 126,. La solzione era semplice, e senza sprecare soldi pubblici, bastava prevederr un salvaprecari e dare punteggio a tutti coloro che avevano una supplenza in corso alla data della sospensione delle attività didattiche ( 5 marzo) o in modo più esteso che avevano svolto almeno una supplenza nel corso dell’anno scolastico 2019/20.
Una soluzione di buon senso. Ma il buon senso alberga nelle stanze del Ministero? Io credo proprio di no.
Libero Tassella