La recente introduzione del Decreto Legge 71/2024, con particolare riferimento agli articoli 6 e 7, ha suscitato un vivace dibattito tra gli studenti e i docenti coinvolti nei percorsi di specializzazione per il sostegno organizzati da INDIRE. La normativa stabilisce una soglia massima del 10% di assenze consentite, una misura che, seppur mirata a garantire un’adeguata formazione, rischia di penalizzare molti partecipanti.
La rigidità della soglia potrebbe rappresentare un ostacolo per coloro che si trovano ad affrontare situazioni personali o di salute impreviste. Eventi come malattie improvvise, visite mediche non procrastinabili o circostanze significative della vita — ad esempio un parto — rischiano di compromettere il completamento del percorso formativo.
Per questo motivo, è auspicabile che il Ministero dell’Istruzione e del Merito prenda in considerazione la possibilità di introdurre eccezioni o percorsi di recupero per chi, per motivi comprovati, non può rispettare il limite imposto. Garantire flessibilità e soluzioni pratiche sarebbe un passo fondamentale per tutelare il diritto alla formazione e sostenere i docenti nel loro percorso di specializzazione.
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