Pronta la riforma che licenzia gli statali in esubero
Addio agli scatti di anzianitĆ e al posto fisso per gli statili, e’ in arrivĆ² la rivoluzione Madia.
A darne notizia ĆØ Salvo Intravaia, da bravo cronista della scuola e’ riuscito a scovare la bozza di 133 pagine che rivoluzionerĆ la vita ai dipendenti statali attuali e futuri.
Il governo Renzi si ĆØ spinto persino oltre il governo Berlusconi, e dire che si professa di centro sinistra.
Di seguito l’articolo di Intravaia.
Sulla copertina cāĆØ un bel timbro con la scritta Ā«Top secretĀ». E a leggere le 133 pagine che seguono si capisce bene il perchĆ©. La bozza del nuovo testo unico sul pubblico impiego cancella due incrollabili certezze dello statale, i due motivi che rendono il lavoro nel pubblico piĆ¹ sicuro di quello nel privato: il posto fisso e lāaumento automatico dello stipendio con gli scatti di anzianitĆ .
Il posto fisso
La fine del posto fisso arriva alla pagina 72 del decreto elaborato dai tecnici del governo, la norma attuativa piĆ¹ attesa fra quelle legate alla riforma della pubblica amministrazione approvata un anno fa. Ogni anno, dice il documento, tutte le amministrazioni devono comunicare al ministero le Ā«eccedenze di personaleĀ» rispetto alle Ā«esigenze funzionali o alla situazione finanziariaĀ». Detto brutalmente, i dipendenti che non servono o che la situazione di bilancio non consente di tenere in carico. Le Ā«eccedenzeĀ» possono essere subito spostate in un altro ufficio, nel raggio di 50 chilometri da quello di provenienza con la mobilitĆ obbligatoria. Altrimenti vengono messe in Ā«disponibilitĆ Ā»: non lavorano e prendono lā80% dello stipendio con relativi contributi per la pensione. Ma se entro due anni non riescono a trovare un altro posto, anche accettando un inquadramento piĆ¹ basso con relativo taglio dello stipendio, il loro Ā«rapporto di lavoro si intende definitivamente risoltoĀ». Licenziati. In teoria un meccanismo simile cāĆØ giĆ adesso. Ma agli uffici che non comunicano le eccedenze non succede nulla e infatti tutti si guardano bene dal farlo. Con le nuove regole, invece, ci sarĆ lo stop alle assunzioni e il procedimento disciplinare per il dirigente. Una differenza non da poco.
Gli scatti
Sullo stipendio la novitĆ era nellāaria, visto che gli scatti di anzianitĆ sono stati congelati a lungo. Il nuovo testo unico, perĆ², li cancella per sempre. Ogni anno tutti dipendenti pubblici saranno valutati dai loro dirigenti per il lavoro fatto. E sulla base di quelle pagelle sarĆ assegnato un aumento, piccolo o grande a seconda delle risorse disponibili, a non piĆ¹ del 20% dei dipendenti per ogni amministrazione.
Buoni pasto e altre novitĆ
Nella bozza ci sono tante altre novitĆ . Lāobbligo della conoscenza dellāinglese come requisito per i concorsi pubblici. La visita fiscale automatica per le assenze fatte al venerdƬ e nei prefestivi. Un procedimento disciplinare piĆ¹ veloce, sullāesempio di quello in 30 giorni per gli assenteisti colti in flagrante. E ancora la fine dellāindennitĆ di trasferta e il buono pasto uguale per tutti, sette euro al giorno. Tutte materie che vengono regolate per legge, togliendo margine di manovra ai sindacati. Restano da capire i tempi, perĆ².
I tempi
La riforma della pubblica amministrazione dice che questo pezzo delle delega puĆ² essere esercitato entro febbraio dellāanno prossimo. Finora il governo aveva parlato di settembre. Subito dopo, perĆ², ci sarĆ il referendum sulla riforma costituzionale. Voteranno anche 3 milioni di dipendenti pubblici. E il documento Ā«top secretĀ» non lo manderanno giĆ¹ facilmente.