Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha espresso profondo cordoglio per la tragedia avvenuta a Castel d’Azzano, dove tre carabinieri hanno perso la vita e numerosi operatori delle forze dell’ordine sono rimasti feriti durante uno sgombero culminato in un’esplosione. Questo drammatico evento rappresenta una ferita per la comunità e solleva interrogativi sul ruolo delle istituzioni e della società civile.
Il CNDDU sottolinea l’importanza della scuola nel promuovere una cultura di pace, legalità e rispetto reciproco. L’educazione ai diritti umani deve essere un impegno quotidiano, volto a sensibilizzare i giovani sulla complessità dei conflitti e sulla necessità di costruire comunità solidali. I docenti sono chiamati a formare coscienze critiche, capaci di comprendere il valore della giustizia e della responsabilità.
In memoria dei carabinieri Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, il CNDDU invita le scuole a dedicare momenti di riflessione e dialogo, affinché questa tragedia diventi un monito per un futuro più giusto. La scuola deve essere un presidio di umanità, capace di prevenire ogni forma di violenza e abbandono.
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