Un evento drammatico ha scosso la comunità di Marcianise e l’intero sistema scolastico italiano: una studentessa di appena 12 anni ha perso la vita in circostanze che sembrano riconducibili a un gesto estremo. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha espresso profondo dolore e riflessione su questa tragedia, evidenziando l’urgenza di affrontare il malessere emotivo che attraversa il mondo adolescenziale.
Questo episodio rappresenta un segnale allarmante della fragilità emotiva che molti giovani vivono, spesso intrappolati in un silenzio che li isola. La scuola, pur svolgendo un ruolo cruciale, non è ancora adeguatamente attrezzata per sostenere pienamente i ragazzi in difficoltà. Gli insegnanti, già gravati da molteplici responsabilità, non possono affrontare da soli questa complessità.
Il CNDDU sottolinea l’importanza di interventi strutturali: presidi psicologici permanenti, programmi di educazione emotiva integrati nei curricula e protocolli chiari per individuare tempestivamente segnali di sofferenza. L’appello è rivolto al Ministro dell’Istruzione e del Merito affinché si adottino misure concrete per garantire supporto psicologico stabile e formazione continua al personale scolastico.
Questa tragedia deve spingerci ad agire con coraggio e umanità, costruendo una scuola che sia un luogo non solo di apprendimento, ma anche di protezione emotiva.
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