A dicembre 2025, molti dipendenti pubblici si sono trovati di fronte a un paradosso curioso: una tredicesima più alta rispetto al 2024, ma un importo netto complessivo più basso. Questo fenomeno colpisce sia il personale delle Funzioni Centrali che quello della Scuola, e le ragioni sono chiare.
Per i dipendenti statali, l’aumento della tredicesima è il risultato del rinnovo del CCNL 2022–2024, firmato a gennaio 2025. Gli aumenti contrattuali, l’assorbimento dell’IVC e l’introduzione della nuova IVC 2025–2027 hanno fatto lievitare il lordo annuo, su cui si basa il calcolo della tredicesima. Tuttavia, la mancanza della decontribuzione del 5–6% e del Bonus Natale 2024 ha portato a una riduzione del netto percepito.
Anche per il personale scolastico, nonostante non ci sia stato un rinnovo contrattuale, la tredicesima è aumentata grazie all’introduzione dell’IVC 2025–2027 e a un acconto contrattuale. Tuttavia, gli stessi fattori fiscali e contributivi hanno causato una diminuzione dell’importo netto totale.
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