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UN DIRIGENTE SCOLASTICO ENTUSIASTA E AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

Abbiamo incontrato ed intervistato un dirigente scolastico della nuova leva, il prof. Davide Arcidiacono. E’ uno dei nuovi dirigenti scolastici che dal 1° settembre, dopo aver vinto l’ultimo concorso a preside, si trova alla guida di una scuola superiore, in questo caso dell’Istituto Ubertini di Caluso (TO).

Abbiamo intervistato il dirigente per capire quali novità porteranno alla scuola la nuova  leva di presidi e lo ringraziamo per la disponibilità.

È da un mese in carica all’Ubertini, una scuola importante del canavesano. Come valuta questa sua prima esperienza?

È un’esperienza straordinaria, una sfida avvincente. Si tratta di una scuola ad alta complessità con ben due sedi, una a Caluso e l’altra a Chivasso. Vi è un semiconvitto, che vorrei curare al meglio in sinergia con tutti gli educatori, che offrono un ottimo servizio educativo e socioculturale, riportandolo alla sua dimensione di vero e proprio Convitto. L’istituto dispone anche di un’azienda agraria, efficiente ed al passo con le nuove richieste del mercato del lavoro, grazie ad un team di docenti molto operosi, sempre pronti ad offrire le proprie competenze e potenzialità.
I due indirizzi agrario a Caluso ed alberghiero articolato in parte a Caluso in parte a Chivasso offrono un trend qualitativo davvero elevato. In linea con le più recenti normative, tra le quali si citano il D.lgs. 61/2017 ed il D.lgs 62/2017, i docenti hanno operato e continuano ad operare nella prospettiva del miglioramento continuo, dimostrando grande professionalità.
Dialogo costruttivo e rispetto per la pluralità delle differenti posizioni culturali sono a fondamento dell’azione collaborativa che ho cercato di mettere in atto, trovando un ambiente umano e sociale connotato dalla solidarietà e dall’empatia tra i docenti e tra i docenti e me medesimo.
L’aspetto più interessante è l’esistenza di forze sociali in grado di convergere verso un obiettivo comune: il successo formativo dei nostri studenti.
Posso affermare di essere davvero contento di essermi ritrovato in una realtà che ha saputo accogliermi al meglio e nella quale posso esprimere con la gioia nel cuore la mia idea di scuola, un’idea largamente condivisa dal personale con il quale mi interfaccio quotidianamente.
Una realtà sociale, dunque, appagante e disponibile verso le dinamiche dei processi evolutivi dell’Offerta Formativa, così come previsti dalle più recenti normative. A tal proposito, ho inviato una delegazione di docenti in rappresentanza dell’Istituzione Scolastica a Giulianova, in Abruzzo, presso la Conferenza Nazionale della REte NAzionale Istituti Alberghieri. I docenti, tanto entusiasti, appassionati di tematiche scolastiche, hanno partecipato con proficuo impegno, restituendo al Collegio docenti tutta una serie di documentazioni utili per il prosieguo delle attività necessarie a riformulare i nuovi quadri orario ed il rilancio dell’offerta formativa. Tra le altre cose, venerdì 18 ottobre 2019 vi sarà un meeting orientativo presso la sede di via Ajma 12 Chivasso per poter procedere con l’apertura dei nuovi corsi serali tanto dell’alberghiero quanto dell’agrario.
Molto interessante è anche la possibilità di poter aprire il triennio di accoglienza turistica, previsto dalla stessa denominazione del percorso ENOGASTRONOMIA ED “OSPITALITÀ ALBERGHIERA” perché la dimensione alberghiera si connota per i suoi tratti di disponibilità all’accoglienza nelle più diverse strutture ricettive, emblema della qualità del servizio. Inoltre, sono state create delle commissioni alle quali molti docenti hanno aderito con grande impegno e passione. Tra le più innovative: progettualità agricola, trasversale agrario-alberghiero, eventi enogastronomici, cultura della legalità, benessere a scuola, creazione e riqualificazione ambienti di apprendimento, patrimonio culturale, multimedialità. L’indirizzo agrario è uno dei nostri principali punti di forza: difatti, abbiamo partecipato alla Festa dell’uva Erbaluce a Caluso e alla prima fiera internazionale degli Istituti Agrari presso la Scuole Salesiane di Lombriasco. Sarà anche attivato un percorso annuale di Educazione all’immagine e alla cultura del territorio.
Il Piano Nazionale Scuola Digitale ed il Piano di Comunicazione Efficace della Scuola sono a fondamento della nuova linea progettuale della scuola. Una delle più belle risorse della scuola è il sito istituzionale, sempre aggiornato ed accurato con tutti gli eventi di ogni sorta che la scuola sperimenta giorno dopo giorno.
Tra gli impegni educazionali dell’Ubertini ci si è prefissati tra l’altro l’attenzione ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, ai processi correlati al disagio giovanile e alle varie forme di devianza sociale, alla valorizzazione delle eccellenze, ai processi di europeizzazione. Inoltre, saranno aperti nuovi laboratori di cucina.

Da quanto afferma, l’Ubertini appare come un Eldorado. Non vi sono, dunque, criticità?

Le criticità ci sono e sono quelle tipiche di ogni istituzione scolastica. Credo di possedere un certo grado di empatia e di ragionevolezza, mi metto sempre nei panni dei miei interlocutori, trovando con la riflessione le soluzioni più adeguate. Poi credo che la criticità come categoria sia una risorsa per crescere bene sia come professionisti sia come organizzazione sociale. Tra le criticità potrei sottolineare: i trasporti non sempre adeguatamente disponibili, il che implica un ostacolo sia alle iscrizioni dei nostri studenti sia all’accettazione degli incarichi da parte del personale; una mole di lavoro sconfinata, data la complessità dell’istituzione scolastica; l’adeguamento del pregresso alle più recenti normative. Non trovo particolari criticità se non quelle che ho citato.

Quali sono state le Sue prime impressioni all’arrivo in questa bella realtà?

Beh…molto positive perché sono stato accolto molto bene, motivo che mi ha indotto ad utilizzare una leadership empatica e condivisa, incrementando il numero di membri dello Staff dirigenziale, persone con le quali mi confronto ogni giorno, chiedendo spesso di formularmi ipotesi di lavoro, consigli e suggerimenti di ogni sorta perché la crescita della scuola è opera dell’impegno proficuo di tutti.
Questa mia visione d’insieme mi ha indotto anche ad estendere il campo d’azione del Collegio docenti perché è mio profondo desiderio condividere coi miei docenti ogni possibile piano d’azione per il bene degli studenti, della scuola e del territorio cui l’offerta formativa è votata.

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