Roma, 30 ott – “Negli ultimi anni le università italiane si sono trasformate da fattori di mobilità sociale ad amplificatori delle disuguaglianze. L’attuale sistema di distribuzione delle risorse continua a penalizzare gli atenei del Sud, andando a rafforzare un circolo vizioso che impoverisce sempre di più il Mezzogiorno, producendo una generazione di studenti, professori e ricercatori migranti”. Così Alessandro Melicchio, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, che ha interpellato il ministero dell’Università e Ricerca sul tema.
“Nonostante un’inversione di tendenza negli ultimi mesi ci sia stata, in particolare con l’aumento dei finanziamenti delle casse universitarie e una maggiore flessibilità nei meccanismi che stabiliscono le facoltà assunzionali degli atenei, il problema persiste e rende necessarie nuove azioni normative per mitigare il divario tra Nord e Sud”, prosegue.
“La modifica dell’assegnazione dei punti organico è imprescindibile in questo senso: la mia sollecitazione al ministro Manfredi andrà avanti, confidando che la sua sensibilità al tema si traduca in fatti concreti”.
“Ad oggi”, sottolinea il portavoce, “le università più virtuose, che riescono cioè ad ottenere più punti organico, sono semplicemente quelle che sorgono in territori dove gli studenti, e quindi le loro famiglie, sono più benestanti e pagano più tasse. Ma in un settore cruciale per il futuro del Paese come quello dell’università e della ricerca non possiamo permetterci tali discriminazioni: è il momento più giusto per intervenire, riducendo le disuguaglianze e contribuendo allo sviluppo del Sud Italia”, conclude Melicchio.
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