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USB: "Il concorso si farà solo sulle classi di concorso esaurite…" Fuffa ministeriale che non ci interessa!


Sabato 15 alle 17 facciamo il punto della situazione e organiziamo nuove iniziative a livello locale e nazionale

 

In occasione della visita del ministro Profumo, l’USB P.I./Scuola di Ferrara ha indetto una manifestazione per portare la protesta del mondo della scuola per tutte le nefandezze che stiamo subendo in questo agitato avvio dell’anno scolastico: dallo scandalo di un concorso che serve solo ad illudere e a mettere i precari uno contro l’altro, alle conseguenze della spending review, al rifiuto di pagare le ferie non godute, al blocco del contratto dal 2009, alla mancata assunzione in ruolo del personale ATA, alle gravi carenze d’organico.

Tra i manifestanti, docenti precari e di ruolo e precari ATA, anche un gruppo di collaboratori venuto da Bologna, che, dopo anni di sfruttamento, rischiano concretamente di non avere neanche un incarico di supplenza e che in questi giorni si stanno mobilitando per conquistare posti di lavoro, indispensabili per un regolare svolgimento dell’anno scolastico.


I manifestanti hanno esposto striscioni con scritto “RIDATECI GLI ORGANICI, ALTRO CHE CONCORSO” e “LAVORARE TUTTI SI PUO’ – arrabbiATA”.

Alle presunte rassicurazioni del ministro Profumo che il concorso sarà bandito solo per le classi in esubero rispondiamo che:

  • ·         Non si può credere alle parole di chi, fino a ieri, sul maggiore quotidiano italiano ha affermato che il concorso era bandito per “svecchiare” la scuola mentendo spudoratamente, ha parlato di concorso, poi concorso in due tranches e infine (?) in tre;


  • ·         il problema del precariato strutturale nella scuola rimane nella sua evidenza, concorso o non concorso. Per eliminarlo occorre mettere mano agli organici tagliati dalla controriforma Gelmini;


  • ·         anche se il concorso fosse bandito solo sulle classi in esubero rimane il fatto che 12.000 immissioni dal concorso + 12.000 immissioni da GaE fanno 24.000 posti in TRE ANNI (stando alle ultime dichiarazioni, magari domani scopriremo che saranno fatte in 5 anni…) che sono meno di quelle che erano state decise con l’accordo firmato l’anno passato da Cisl, Uil, Snals e Gilda in cambio dei soldi degli scatti dei precari;


  • ·         i tagli della spending review che oggi toccano i precari ATA, a cui vengono scippati i posti per deportare “inidonei” e ITP, l’anno prossimo riguarderanno 16.000 docenti precari. Nella scuola italiana anche chi è di ruolo è precario;


  • ·         il decreto sul “Merito” e la legge Aprea in discussione alla commissione Senato disegnano una scuola-azienda in cui INVALSI, ispettori ministeriali e soggetti privati esterni dettano legge e gli organi collegiali sono ridotti al silenzio;


  • ·         il contratto e le nostre retribuzioni sono bloccate dal 2008 senza neanche l’adeguamento all’inflazione


Le contestazioni al ministro, i presidi organizzati in tutta Italia devono essere l’inizio di una lotta per ripristinare organici e risorse rubate alla scuola in questi anni, non una battaglia per la “riduzione del danno” con il suo corollario di tavoli di confronto, sedie, sgabelli…

La vicenda della spending review e del Protocollo firmato da Cgil, Cisl e Uil il 4 maggio ci ha dato la conferma del fatto che LA CONCERTAZIONE E’ MORTA. Ce ne rallegriamo.

Invitiamo tutti all’assemblea di sabato 15 settembre alle 17.00 presso la nostra sede di via Scienze 24 per fare il punto della situazione organizzare altre iniziative di lotta a livello locale e nazionale.

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