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Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie 2023, ci rimettono i precari?

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie 2023, i precari sono delusi, ecco la lettera di una nostra lettrice.

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie 2023, i precari scrivono alla Redazione di InformazioneScuola.

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Gentile Direttore,

mi rivolgo a Lei per esprimere la mia profonda delusione e frustrazione riguardo alla situazione attuale nell’ambito delle assunzioni nel settore scolastico. Mi preme sottolineare che quanto sto per esporre non è solo la mia personale esperienza, ma rappresenta anche le difficoltà e le preoccupazioni di molti colleghi che si trovano nella mia stessa situazione.

Il motivo della mia lettera è il profondo senso di ingiustizia che provo riguardo all’assegnazione delle cattedre ai neoassunti. È incredibile constatare come coloro che hanno appena ottenuto un posto di lavoro nel settore dell’istruzione siano trattati come veri e propri miracolati. Hanno avuto la possibilità di presentare domanda di trasferimento e ora potranno beneficiare dell’assegnazione provvisoria. Tutto ciò mentre io, dopo essere stata bloccata per ben tre anni, non sono riuscita a rientrare nel sistema, perdendo così l’opportunità di occupare una cattedra nel momento più favorevole della mia carriera.

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie 2023

Mi chiedo chi mi risarcirà per gli anni di sacrificio e impegno profuso nell’attesa di un’opportunità lavorativa. Sono stati anni difficili, in cui ho dovuto affrontare incertezze e privazioni pur mantenendo la speranza di poter tornare a svolgere il mio ruolo di insegnante. Eppure, tutto questo tempo, mi sono trovata ad assistere impotente mentre posti di lavoro venivano assegnati a nuovi ingressi.

Mi sento profondamente frustrata all’idea che quest’anno potrebbe verificarsi la situazione in cui un neoassunto miracolato possa ottenere una cattedra che potrebbe essere stata mia. È una situazione che mette in discussione i principi di giustizia e di equità che dovrebbero regolare le dinamiche di assunzione nel campo della scuola. Quando si effettuano riforme come queste, è fondamentale stabilire delle priorità chiare all’interno del personale scolastico, tenendo in considerazione le necessità di coloro che hanno dedicato anni di impegno e professionalità a questo settore.

Non posso accettare che la mia esperienza e la mia competenza vengano messe da parte in favore di nuovi ingressi che, seppur meritevoli, non hanno affrontato le difficoltà e le sfide che io ho affrontato nel corso degli anni. Chiedo quindi che si ponga una seria riflessione su questa questione e che si adottino misure che garantiscano un trattamento equo per tutti i docenti, valutando adeguatamente il loro percorso e la loro esperienza professionale.

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Confido nella Sua sensibilità e nella Sua attenzione per una questione così delicata e importante per il futuro dell’istruzione nel nostro Paese. Spero che la mia voce possa contribuire a sollevare una discussione necessaria e a promuovere un cambiamento in grado di tutelare i diritti e le aspirazioni di tutti i docenti.

RingraziandoLa per l’attenzione, porgo cordiali saluti

Patrizia M.

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