Marina di Pietrasanta, Lucca – Durante un incontro presso il Caffè della Versiliana, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha affrontato il tema del merito nella scuola italiana, sottolineando la necessità di superare una cultura anti-meritocratica radicata da decenni.
Valditara ha evidenziato come, a partire dal famoso “18 politico”, si sia diffusa una mentalità che ha influenzato non solo il mondo accademico, ma anche settori come la magistratura, dove spesso le promozioni sono avvenute per anzianità piuttosto che per merito. “Da 50 anni viviamo una sorta di insofferenza verso le valutazioni basate sul merito”, ha dichiarato il ministro.
Tuttavia, Valditara ha voluto chiarire che il concetto di merito non deve essere interpretato esclusivamente come raggiungimento dell’eccellenza. Per gli studenti, il merito significa “tirare fuori i talenti e le abilità che ogni giovane ha dentro di sé, impegnandosi a realizzarli”.
Questa visione punta a valorizzare le capacità individuali e a offrire opportunità che permettano a ogni studente di esprimere il proprio potenziale, contribuendo così al progresso personale e sociale. Un messaggio che invita a riflettere sul valore della meritocrazia come strumento per costruire un futuro più equo e inclusivo.
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