Venerdì 10 tutti i sindacati della scuola hanno scioperato e hanno manifestato a Roma, a Milano e a Palermo
Tra i motivi dello sciopero anche il problema dei vincoli nella mobilità per I neo immessi in ruolo dal 2020/21 che ad oggi interessano 80.000 docenti italiani e con essi migliaia e migliaia di famiglie.
Calcoliamo che il prossimo anno se la situazione resterà tale, i vincoli riguarderanno 1/4 dei docenti di ruolo.
I vincoli nella mobilità dei neo immessi in ruolo come più volte abbiamo detto, riguardano soprattutto donne, insegnanti, mogli, madri che devono contemperare ogni giorno i doveri professionali con quelli familiari di cura e di assistenza, a figli, mariti, genitori anziani, che quasi sempre ricadono sulle donne.
Una rigidità burocratica quella dei vincoli che costringe a un pendolarismo quotidiano ed estenuante nella provincia o in province confinanti e che a lungo andare giorno dopo giorno infiacchisce nel fisico e nella psiche e ha altresì una ricaduta negativa sulla resa della prestazione lavorativa della docente.
Ormai sono molte le storie che abbiamo ascoltato ed è questo il comune denominatore.
Ecco perché è necessario che la politica intervenga e che lo faccia subito, cancellando questa anomalia introdotta dal legislatore nel 2019 in nome di un’ipotetica continuità educativa.
Abbiamo anche sentito la segretaria generale della CISL che ieri dopo lo sciopero ha dichiarato in un’intervista che il suo sindacato sta elaborando ad una proposta, non esplicitata, a invarianza normativa, che se accolta, dice la sindacalista che non ha scioperato, potrebbe risolvere un problema che affligge migliaia di persone. Su questa dichiarazione esprimiamo le nostre riserve
Noi sappiamo che il problema riguarda sia il piano normativo sia quello contrattuale e che a invarianza normativa, con il CCNI triennale si possano introdurre qualche ulteriore deroga. Deroghe che hanno il difetto di avvantaggiare alcuni e svantaggiate altri.
Per questo attendiamo gli esiti parlamentari degli emendamenti sui vincoli presentati dai gruppi parlamentari, che però riguardano come abbiamo detto e lamentato solo il vincolo sulle Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie che potrebbe essere per noi solo un primo step, anche se per I docenti vincolati gli obiettivi restano sempre due, il ritorno della materia nell’alveo della contrattazione e l’abolizione dei vincoli sia nei trasferimenti sia nella mobilità annuale.
E crediamo che per l’abolizione dei vincoli nei trasferimenti la politica debba fare il suo dovere, non servono soluzioni parziali e riduttive come erroneamente chieste da gruppi minoritari di vincolati.
Resta poi da abolire i vincoli per i neo trasferiti 22/23 introdotti dalla legge 106 questa estate.
Ora la parola passa al Parlamento, al Senato dove si discute la legge di Bilancio, ma poi a seguire in altri provvedimenti legislativi.
Gruppo NVD di Scuola Bene Comune.
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