Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha presentato una serie di proposte per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Istruzione e Ricerca 2022-2024. L’obiettivo è valorizzare la professione docente, garantendo sostenibilità economica e maggiore equità territoriale.
Le previsioni attuali indicano aumenti medi annui tra 1.200 e 1.500 euro lordi, con arretrati di circa 1.450 euro per docente. Tuttavia, tali incrementi non colmano il divario con la media europea: un docente italiano post-rinnovo guadagnerebbe circa 33.000 euro annui, ben lontano dai 55.000 euro della Germania o dai 47.000 della Francia.
Tra le proposte del CNDDU spicca l’introduzione di un’“Indennità di equità territoriale e costo della vita”, con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro annui. Questa misura mira a differenziare i salari in base al costo della vita, premiando le aree metropolitane e quelle più svantaggiate, per contrastare la fuga dei docenti e garantire pari opportunità.
Il Coordinamento sottolinea inoltre la necessità di un Fondo Nazionale per la Valorizzazione Professionale dei Docenti, con risorse destinate alla formazione continua e all’innovazione didattica. Investire nei docenti è fondamentale per rilanciare la scuola italiana e allinearla agli standard europei.
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