Grande atto di responsabilità della Dirigente Chiara Emilguerri dell’allerta e chiamare in causa le figure competenti. Sia di esempio per molti. La prevencione al primo posto
La scuola per gli studenti e per tutto il personale, deve essere prima di tutto un luogo sicuro, una seconda casa dove oltre al sapere e alla conoscenza, deve risiedere un clima di serenità e sicurezza. Questo è frutto anche dell’aver delegato agli enti locali la gestione dell’edilizia scolastica, il tenace Giuseppe Sementa, Sindacalista con temperato dai vecchi tempi nel tutelare la collettività, continua, urge a tal proposito che lo Stato centrale riprenda il suo ruolo.
“Chiediamo immediatamente un’anagrafe unico dell’edilizia scolastica, con una ricognizione meticolosa di tutti gli edifici. E’ inutile munire le scuole di prestigiosi apparecchi multimediali se poi le strutture iniziano ad avere vizi strutturali”.
Sempre il Sindacalista, rimarca come ogni giorno lui, il coordinatore della Gilda di Brescia Adriano Cattelan e gli altri sindacalisti dopo gli ultimi eventi: crollo del soffitto all’istituto Diaz di Roma e vari eventi sismici in tante zone d’Italia, tantissimi docenti, genitori e le varie figure che ruotano nel comparto scuola chiedono delucidazioni. Al suo solito, con schiettezza e rapidità, il Sindacalista della Gilda degli Insegnanti di Brescia ha risposto in maniera tecnica ed efficace dando il seguente suggerimento: indirizzare questa richiesta al dirigente scolastico che si farà senz’altro carico di inoltrarla agli organi competenti (e.g. Ufficio Controllo Costruzioni della Regione, Vigili del Fuoco, ecc.). Per quanto riguarda la conformità normativa è evidente che questa non puó essere garantita per quegli edifici costruiti prima dell’entrata in vigore della norma stessa, avvenuta nel 2009. In generale, la valutazione della sicurezza sismica degli edifici esistenti (attenzione, da non confondere con l’agibilità che è un fatto differente e che riguarda la verifica qualitativa dei danni conseguenti ad un terremoto ma non fornisce valutazioni quantitative della sicurezza) richiede l’esecuzione di indagini sperimentali e di successive elaborazioni matematiche. Tali analisi forniscono una stima del rapporto tra l’intensità del terremoto che mette in crisi la struttura e quello previsto per il progetto di costruzioni nuove. Laddove tale rapporto sia minore di 1 ci sono diverse possibilità: la piú costosa, ma più efficace, consiste nel rendere la struttura capace di resistere al terremoto come una costruzione nuova (adeguamento sismico); la seconda consiste nel rinforzare la struttura per renderla in grado di sopportare una percentuale prefissata delle forze sismiche di progetto, per esempio tra il 60 e l’80% (miglioramento sismico). In entrambi i casi occorrono interventi di rinforzo che necessitano di specifica progettazione. Conclude: peccato per tutti gli sprechi di milioni di euro del post-covid e pnrr invece di intervenire subito per rinnovare, migliorare e adeguare la struttura scolastica.
Leggi anche:
Quattordicesima INPS 2025, i nuovi importi e le date di accredito
Calendario scolastico 2025/26: scopri le date delle vacanze di Natale regione per regione
Segui i canali social di InformazioneScuola
InformazioneScuola, grazie alla sua serie e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di Google News, per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui.
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola


