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Violenza sui docenti. Arriva la circolare che supporta l’azione legale. Non sarà un automatismo avere la copertura dell’Avvocatura.

Violenza sui docenti, ecco la circolare di supporto

Violenza sui docenti. L’ultimo caso significativo è l’insegnante presa a pallini dai propri studenti. Il docente che subiva un’offesa verbale, fisica con conseguenze psichiche, non sempre procedeva con l’azione legale. I costi sono eccessivi per i magri stipendi dei docenti.

Pertanto era necessaria una presa di posizione da parte del MIM. La risposta è arrivata con la circolare (8 febbraio).

La parte iniziale conferma la normativa vigente: l’insegnante è un pubblico ufficiale (art. 358 c.p,, sentenza Cassazione del 2014 e e legge 77/19 art. 341 bis) quindi qualunque tipo di violenza non può restare senza conseguenze. Spesso lo studente, ma soprattutto il genitore, che in quanto maggiorenne dovrebbe avere maggiore consapevolezza, si dimentica di non trovarsi di fronte a un animatore turistico o a un babysitter.

Significativo il seguente passaggio: le violenze ledono l’autorità e l’autorevolezza dei docenti, nonché la dignità di tutto il personale e compromettendo seriamente la qualità dei servizi, con pregiudizio del fondamentale diritto allo studio. Ora il principio d’autorità è uno dei capisaldi della convivenza civile. Questo stabilisce delle gerarchie che per lo studente e i genitori rappresentano dei limiti invalicabili, declinati in comportamenti definiti e norme. In mancanza di questi paletti saremo in uno stato di giungla (evaporazione del padre, Lacan), abitata da tanti io ipertrofici con immaginabili conseguenze.

Non ci sarà nessun automatismo

Ora però attendiamo i primi risultati. La circolare stabilisce degli step ben precisi, declinati in procedure. La definizione di questi passaggi è un obiettivo della circolare. Tutto deve partire dalla tempestiva comunicazione del D.S. all’Usr. Si ricorda che il capo dell’Istituto e garante della sicurezza del lavoratore è obbligato a questa comunicazione. Subito dopo, e qui entra in gioco la discrezionalità, la denuncia sarà vagliata e se l’esito sarà positivo “la inoltrerà a questo Ministero per il possibile seguito nei riguardi dell’Avvocatura”.
Pertanto non esiste nessun automatismo tra la vicenda denunciata e la copertura legale. E questo potrebbe costituire una criticità.

Gianfranco Scialpi

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