I licei, a differenza degli istituti professionali e tecnici, non sono abituati all’alternanza scuola lavoro e quella che per la prima volta potrebbe essere un’opportunitร si sta dimostrando un vero e proprio caos. La resistenza degli istituti liceali sta causando non pochi fastidi alla maggioranza, lo stesso PD pare spaccato e giร arrivano le prime interrogazioni, intanto il tutto potrebbe slittare di un anno. Ne scrive Valentina Santarpia nell’articolo che segue.
Migliaia di studenti in cerca di stage, ma musei, biblioteche, istituzioni culturali e studi privati chiudono le porte. Almeno per ora. Lโalternanza scuola lavoro, legge da luglio, rischia di arenarsi contro la – complicata – organizzazione pratica delle ore che gli studenti dovranno trascorrere lontani dalle aule. La riforma 107 impone infatti 400 ore di lavoro/tirocinio in azienda agli studenti degli istituti tecnico-professionali e 200 ore a quelli dei licei. Ma, mentre nel caso dei ragazzi e delle ragazze che seguono un percorso professionalizzante il rapporto con le fabbriche e le aziende รจ immediato, per i licei la questione diventa assai piรน complessa. Nel primo caso, ci sono giร rapporti consolidati con le imprese, che sono interessate a coltivare giovani talenti da assorbire. Nel caso dei liceali, invece, le istituzioni culturali sembrano del tutto impreparate ad accogliere ragazzi, spesso minorenni, a cui affiancare tutor, nonostante la scarsitร di risorse professionali, e senza averne nessun ritorno economico. Risultato? Molti musei, biblioteche e istituti hanno detto no alle richieste delle scuole, che si sono trovate costrette ad accantonare per ora la questione. Con il rischio che le prime settanta ore di alternanza, previste dal pacchetto per gli studenti del terzo anno, finisca per tramutarsi in una farsa: ยซMolte ore le svolgeremo in classe facendo intervenire tutor esterniยป, esemplifica una professoressa.
Il caso in Parlamento
Che lโemergenza ci sia, lo testimonia unโinterrogazione del Pd, che rileva: ยซLe nostre scuole superiori stanno incontrando varie difficoltร con gli enti pubblici e privati per lโorganizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoroยป. Il motivo? ยซLa scarsa conoscenza della normativa e una certa diffidenza nellโaprire certe istituzioni al mondo della scuola stanno ritardando questa parte importante della formazione scolastica: pertanto chiediamo al ministro di intervenire per rimuovere gli ostacoli e per dare certezze al percorso dei ragazziยป, chiede il gruppo del Pd alla Camera con una interrogazione al ministro Stefania Giannini che risponderร domani durante il question time. Una richiesta obbligata, per segnalare al governo una criticitร , rileva la deputata Simona Flavia Malpezzi: ยซEโ lโinizio di un nuovo percorso, รจ obbligatorio fare chiarezza su alcuni aspetti affinchรฉ tutto fili liscioยป. Del resto, il governo conosce bene le difficoltร , al punto che il ministero dei Beni culturali sta giร preparando una circolare per invogliare e preparare gli istituti che fanno capo al dicastero guidato da Franceschini ad accogliere gli studenti.
Percorsi rinviati, per ora
Ma perchรฉ istituti culturali dovrebbero essere restii a far entrare gli studenti nelle proprie stanze? ยซMolti ci hanno risposto che non sono preparati per accogliere studenti minorenni, non sanno cosa fargli fare, non sanno nemmeno chi affiancargli, vista la carenza di personale- spiega la professoressa di musica del liceo Tasso di Roma, Cristina Paciello – Forse se fosse stato previsto un gettone di presenza, avrebbero avuto una spinta maggiore a farsene carico, ma cosรฌ diventa per molti solo una grana: tanto piรน che non si tratta di pochi studenti ma di migliaia, che cercano una collocazione e un utilizzo proficuo delle proprie ore di alternanza scuola/lavoroยป. Per ora, il Tasso ha deciso di rinviare la decisione, e di aspettare che il consiglio docenti esamini la cosa: ma anche al Mamiani, dove giร lโanno scorso avevano tentato una sperimentazione di alternanza, rilevano le difficoltร . ยซPer risolvere tutte le problematiche, anche burocratiche, abbiamo impiegato giorni: e lโanno scorso si trattava di impiegare una quarantina di studenti, una piccola parte. Questโanno sarร ben piรน complesso assicurare 70 ore agli studenti del terzo anno, 70 a quelli del quarto, e altre 60 a quelli del Vยป. Obietta il sottosegretario allโIstruzione Gabriele Toccafondi: ยซPer decenni non abbiamo fatto alternanza perchรฉ abbiamo teorizzato, come Paese, che erano mondi separati. Sappiamo che non basta dire che โรจ obbligatorioโ per sistemare la situazione- ammette Toccafondi- Con le imprese facciamo incontri e seminari in tutta Italia mettendo in contatto scuole e imprese con musei, Comuni, etc. Ancora abbiamo fatto pocoยป. Perรฒ secondo Toccafondi ยซil vero problema, e blocco, รจ mentale, culturale. Non servono altre leggi o normeยป.