Valentina Aprea, spauracchio di molti insegnanti, è intervenuta su La7 ad Omnibus ed ha articolato la sua idea di scuola. Una scuola a suo dire a passo con i tempi che sembra lontana dalla licealizzazione di berlusconiana memoria. La responsabile scuola di FI ha parlato di laboratori e di STEM anche per combattere la dispersione scolastica: “C’è un problema di dispersione scolastica, di livelli di competenze molto bassi, siamo chiamati a recuperare tutti quei ragazzi che non concludono il percorso formativo e dobbiamo far sì che non ci siano più ragazzi che dopo i 15 anni non studino o non siano impegnati in un percorso di studio-lavoro. È fondamentale il tempo-scuola, ci appelliamo alla flessibilità, per consentire a ciascun alunno di approfondire argomenti, materie. È troppo facile bocciare, non c’è solo la bocciatura. Si potrebbero proporre i laboratori di recupero e sviluppo e degli apprendimenti.
C’è un’altra consapevolezza che sta a cuore a Forza Italia, il fatto che i bambini che frequentano la prima classe della scuola primaria concluderanno gli studi superiori nel 2035, entreranno nel mercato del lavoro nel 2040. Come sarà il mondo allora? Che lavori si faranno? Ignorare il cambiamento non è mai una strategia vincente, la chiave del successo dev’essere educare al futuro in una scuola che sappia reinventarsi. Una scuola libera e autonoma, plurale, sicura, innovativa”
“Se trasformiamo le nostre scuole in campus – precisa – dove i nostri ragazzi possano vivere esperienze di apprendimento per tutta la giornata e non più andare a scuola per poche ore per delle lezioni frontali che non capiscono, che devono imparare a memoria con altre persone, la cosa si risolve da sé. È il modello di scuola che va cambiato, siamo nell’era del digitale. Abbiamo bisogno di portare nelle nostre scuole laboratori Stem, trasformare le nostre scuole da luoghi di insegnamento a luoghi di apprendimento. Tra le nuove materie vorrei prevedere un’ora di intelligenza artificiale. Dobbiamo abbandonare il 900, i ragazzi sono nativi digitali”.
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