HomePrecari della ScuolaAssunti con ricorso, ma rischiano il licenziamento, ecco gli scenari possibili

Assunti con ricorso, ma rischiano il licenziamento, ecco gli scenari possibili

Corsi e ricorsi storici, ma il Re è nudo?

Le notizie di questi giorni non lasciano sereni le migliaia di precari che hanno speso fior fior di quattrini per partecipare ai ricorsi e quindi essere assunti a tempo determinato con riserva.  Proprio in questi giorni sono state emesse alcune sordinanze che hanno tolto il sonno in particolare a chi ha già firmato un contratto a tempo indeterminato.

La III sezione – bis del Tar del Lazio, ve ne abbiamo dato notizia in questo articolo, con un ordinanza pubblicata l’11 ottobre scorso (6049/2016 registro provvedimenti cautelari) ha respinto i ricorsi d’urgenza presentati da un gruppo di docenti precari abilitati con i Pas e i Tfa.

Tali docenti erano stati inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento con riserva e quindi immessi in ruolo il 15 settembre, adesso rischiano il licenziamento.

Giova ricordare ai nostri lettori che le ordinanze del T.A.R sono immediatamente esecutive e quindi in questo caso scioglie con effetto immediato la riserva, la famosa riserva T, licenziandoli.

 

Il Re è nudo?

 

Se tutte le altre ordinanze che man mano il T.A.R emetterà saranno – come è facilmente prevedere – della stessa linea, molti docenti precari che poco più di un mese fa hanno festeggiato l’immissione in ruolo, seppur con riserva, saranno nuovamente in mezzo alla strada. Nonostante l’enorme esborso di denaro che hanno speso in questi anni e i tanti sacrifici affrontati.

 

E’ dunque finita l’era dei ricorsi?

 

A giudicare dalla giurispridenza e da quel scrivono i giudici parrebbe di si, almeno per questa tipologia di ricorsi: “non può essere ammessa la riapertura delle graduatorie a esaurimento, per ragioni non puntualmente previste a livello legislativo, senza ulteriori problematiche a livello costituzionale e comunitario”.

 

I giudici amministrativi concordano pienamente con la posizione già assunta dal Consiglio di stato, “secondo la quale – scrive anche ItaliaOggi -, per riaprire le graduatorie e per consentire nuovi inserimenti, è necessario che il legislatore emani una norma speciale che lo preveda espressamente. Tale necessità discende dai vincoli imposti dalla legge, che qualifica le graduatorie ad esaurimento”.

 

In sostanza graduatorie blindate, così come ebbe a dichiarare la stessa ministra Giannini e destinati a rimanere in vita solo ed esclusivamente fino a quando tutti gli aspiranti inclusi non saranno assunti a tempo indeterminato. Pertanto – continua ancora ItaliaOggi -, il diritto all’assunzione, anche a tempo determinato, vale solo per coloro che vi risultano inclusi. Ed eventuali nuovi accessi restano preclusi ai nuovi aspiranti.

 

Esemplificando, solo il legislatore può riaprirle con un provvedimento ad hoc.

 

Se le successive ordinanze del T.A.R del Lazio saranno dello stesso tenore, che fine faranno i docenti prima assunti e poi licenziati?

 

Sempre secondo ItaliaOggi: i neoinclusi con riserva, dopo il licenziamento, che farà seguito all’annullamento della procedura che ha portato alla loro assunzione, se collocati nelle graduatorie di istituto, avranno comunque diritto a concorrere alle supplenze dai dirigenti scolastici sulle disponibilità che si renderanno libere all’esito dei licenziamenti.

 

Invece chi ne aveva diritto e quindi è stato assunto tramite lo scorrimento delle graduatorie resterà  al proprio posto.

 

E i posti che si libereranno potranno essere assegnati ai docenti licenziati?

 

I posti che si libereranno, se dopo l’ultima tornata di assunzioni – prosegue ItaliaOggi –  le graduatorie saranno risultate esaurite, le disponibilità che verranno fuori per effetto dei licenziamenti, rimarranno nella competenza dell’ufficio scolastico (più propriamente: della scuola-polo). Che dovrà disporre una nuova convocazione escludendo i docenti licenziati. In questo caso, dunque, i neoassunti con riserva, in quanto licenziati per effetto dell’annullamento della procedura di reclutamento, non potranno partecipare alle convocazioni, ma conserveranno comunque il diritto a concorrere per le supplenze conferite dai presidi. Sempre che risultino iscritti anche nelle graduatorie di istituto di II o di III fascia.

 

Saranno cancellati anche dalla prima fascia delle graduatorie di Istituto poichè vi si accede solo se iscritti nelle GaE.

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