La FLC CGIL ha realizzato una scheda relativa gli organici del personale ATA per il prossimo anno scolastico, noi riportiamo quella degli Assistenti Tecnici, ovvero del personale ATA specializzato. L’istituzione dei posti in una scuola tiene ancora conto del comma 81 che riguarda appunto gli insegnanti tecnico pratici in esubero. E’ vero anche che la stragrande maggioranza di questi docenti ha conseguito in questi ultimi anni il titolo di specializzazione perle attività di sostegno. Ma andiamo alla scheda completa della FLC Cgil.
Organico Assistenti Tecnici
(profilo solo della scuola del secondo ciclo d’istruzione)
Il contingente totale di Assistenti Tecnici è di 16.175 unità, con un incremento di 22 posti rispetto allo scorso anno, dato dalla ripartizione dei posti in meno dei Dsga tra questo profilo (+22) e quello di CS (+29).
La pianta organica degli assistenti tecnici non è definita da tabelle nazionali, ma ogni scuola determina la propria con delibera della Giunta Esecutiva, in base alle ore d’insegnamento in laboratorio previste nella scuola. L’adozione della delibera è necessaria quando si propongono variazioni (aumento, diminuzioni, cambi d’area). Nel formularla bisogna tenere presenti diversi elementi: gli ordinamenti, l’insieme delle attività d’insegnamento che si svolgono in laboratorio legate al POF, la complessità delle strumentazioni e le regole del CCNL. Quest’ultimo prevede che l’orario settimanale (36 ore) dell’assistente tecnico debba essere suddiviso in assistenza nei laboratori (minimo 24 ore max 30) e in manutenzione (minimo 6 max 12). Pertanto, è necessaria un’attenta valutazione sull’insieme delle esigenze presenti nella scuola (numero dei laboratori, elevata complessità della manutenzione, presenza Ufficio Tecnico, progetti inseriti nel POF, numerosità delle classi, etc).
Rispetto alle modalità di calcolo dei posti, la circolare richiama al rispetto della norma contrattuale che prevede che si attivi un posto di assistente tecnico in presenza di almeno 24 ore di laboratorio in relazione alla specifica area professionale del laboratorio di titolarità. Questo, però, incontra il limite del contingente dell’organico regionale assegnato.
Per l’istituzione del posto la circolare evidenzia la necessità di evitare duplicazioni di competenze, nei casi in cui si crei compresenza tra il docente della materia, l’insegnante tecnico-pratico (ITP) e l’assistente tecnico.
In questo caso, sempreché non si creino situazioni di soprannumerarietà, può essere prevista la non attivazione dello stesso posto o, in alternativa, l’istituzione di un posto di diversa area didattica.
Il comma 81 dell’art. 4 Legge 183/2011 prevede che, se sono presenti ITP in esubero, deve essere accantonato un pari numero di posti per ciascuna area di assistente tecnico, laddove ci sono insegnanti tecnico pratici in esubero. In tal caso l’Ambito Territoriale Provinciale all’atto della pubblicazione della mobilità dovrà verificare il numero di ITP in esubero nella provincia ed accantonare, per ciascuna area del profilo di Assistente Tecnico, un pari numero di posti vacanti. Si tratta di un ulteriore taglio di posti nel profilo di assistente tecnico.