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CONCORSO A RISCHIO – Sos commissari, il ministro apre anche ai pensionati

Il ministero è dorso ai ripari per consentire il regolare avvio del concorso a 11.542 posti di insegnante delle scuole di ogni ordine e grado. Lunedì prossimo iniziano i primi scritti e c’era il rischio, non del tutto evitato ancora oggi, che non si potessero costituire a ranghi interi tutte le commissioni giudicatrici. Dopo un primo sorteggio del 22 gennaio scorso, che non aveva consentito in tutte le regioni e per tutte le classi di concorso la costituzione delle commissioni giudicatrici, si è reso necessario un secondo sorteggio, effettuato il 1° febbraio scorso. Non è bastato neppure questo Il direttore generale per il personale scolastico Luciano Chiappetta, infatti, ha modifi cato l’ordinanza del 23 novembre 2012, n. 92, sulla formazione delle commissioni, e ha stabilito, ordinanza n. 4 del febbraio, che «in caso di mancanza di aspiranti, il direttore generale dell’Usr competente nomina direttamente i presidenti e i componenti, assicurando la partecipazione alle commissioni giudicatrici di esperti di comprovata esperienza nelle materie del concorso scelti prioritariamente fra coloro in possesso dei requisiti previsti». Non solo, altra modifica dell’ordinanza, gli esperti possono anche non possedere nessuno di quei titoli aggiuntivi che il decreto aveva introdotto per selezionare soggetti in possesso di speciali credenziali (dottorati di ricerca, seconde e terze abilitazioni, master universitari, diplomi di perfezionamento, ecc.) a garanzia della loro serietà scientifi co – didattica e delle conseguenti capacità e competenze valutative. Potranno far parte delle commissioni giudicatrici anche dirigenti e docenti pensionati da lungo tempo, cultori delle materie oggetto di concorso, esperti vari. Del resto, non si poteva pretendere che ci fosse una corale risposta a una richiesta di lavoro aggiuntivo, retribuito con compenso infi mo rispetto all’impegno necessario (neanche 700 euro per correggere 500 scritti e interrogare 300 candidati, contro i 4 mila e più della precedente selezione) e senza diritto ad esoneri nemmeno parziali. E non è detto che il compenso che non è piaciuto al personale della scuola possa piacere agli esperti.

ItaliaOggi

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