La Legge di Bilancio 2026 introduce importanti novità in materia di stipendi per i dipendenti del settore privato, con l’obiettivo di adeguare i salari al costo della vita e incentivare la produttività. Tra le misure più rilevanti, spicca l’introduzione di un’imposta sostitutiva del 5% sugli incrementi retributivi derivanti dai rinnovi contrattuali sottoscritti nel biennio 2025-2026.
Questa imposta sostitutiva, applicabile ai dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, rappresenta un vantaggio economico significativo, poiché consente una trattenuta fiscale inferiore rispetto agli scaglioni IRPEF ordinari (23%, 33% o 43%). Ad esempio, un aumento salariale di 150 euro sarà tassato al 5%, invece che alle aliquote ordinarie.
La manovra prevede anche una riduzione dell’aliquota IRPEF del secondo scaglione, che passa dal 35% al 33%, alleggerendo ulteriormente il carico fiscale per i lavoratori.
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