Una novità importante sul congedo parentale emerge dalla bozza della Legge di Bilancio: l’età del figlio per cui i genitori possono richiedere questo diritto è stata estesa da 12 a 14 anni. Questo cambiamento offre alle famiglie una maggiore flessibilità.
La modifica riguarda gli articoli 32, 33, 34 e 36 del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, conosciuto come Testo Unico sulla maternità e paternità. L’intento è chiaro: aggiornare le normative per rispondere alle esigenze delle famiglie moderne, favorendo un migliore equilibrio tra vita lavorativa e responsabilità genitoriali.
Il congedo parentale rimane sostanzialmente invariato. Ogni genitore avrà la possibilità di richiedere periodi di astensione dal lavoro, sia continuativi che frazionati, con un’indennità pari al 30% della retribuzione nei casi previsti. Inoltre, questi periodi continueranno a essere considerati validi per l’anzianità di servizio e per i contributi figurativi.
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