Le macroaree che bocciano l’autonomia scolastica?
Ma non era la scuola dell’autonomia o forse era l’ennesimo scherzo di quel birbone di Renzi?
A smentire gli annunci del premier è il MIUR che sta elaborando il piano di formazione obbligatorio per i 750 mila docenti in servizio nelle scuole italiane obbligandole a formare il personale attraverso gli enti accreditati al MIUR e imponendo le stesse aree che saranno 9.
L’imposizione degli enti e la formazione settaria calata dall’alto di fatto annullano la tanto decandata autonomia scolastica e in particolare l’organico di potenziamento che è costato alla collettività parecchi milioni di euro. Ma è l’Italia di Renzi, bellezza!
Il premier, parole di D’alema, è l’unico in questo Paese che può dire tutto e il contrario di tutto senza che nessuno (o quasi) se ne accorga.
Quali sono le 9 macroaree stabilite dal governo?
le 9 macroaree sono: lingue straniere, competenze digitali e nuovi ambienti per l’approfondimento, alternanza scuola lavoro, autonomia didattica e organizzativa, valutazione e miglioramento, didattica per competenze e innovazione metodologica, integrazione e cittadinanza, inclusione e disabilità, prevenzione del disagio giovanile.
Arriva il portfolio dei docenti
Le certificazioni che si conquisteranno i docenti (al di fuori dell’orario di servizio e senza riconoscimento economico) andranno a costituire il portfolio, una sorta di Curriculum Vitae digitale che contiene l’intera vita formativa del docente e che gli tornerà utile per la fomosa chiamata diretta che – forse qualcuno non se ne sta rendendo conto – riguarderà tutti, anche chi è di ruolo da diversi anni.