Il governo Renzi, appartenente all’area politica cosiddetta sociale di centro-sinistra, ha rivoluzionato ciò che nessuno mai era riuscito a fare ovvero la possibilità di licenziamento dei dipendenti statali. A denunciarlo per prima era stata la testata giornalistica “La Tecnica della Scuola”, ma in pochi le avevano creduto, oggi invece arriva la triste conferma, al punto che Report, la trasmissione di inchiesta condotta da Milena Gabanelli, vi ha dedicato un’intera puntata. La causa di ciò è da ricercarsi nel famoso e tanto caro Jobs Act che abolisce l’art. 18 nei privati, ma la stessa regola è estesa anche ai dipendenti pubblici, lo conferma una sentenza della Corte di Cassazione che citando appunto le nuove norme, ha confermato il licenziamento di un dipendente statale siciliano, nonostante in Parlamento lo scorso dicembre avesse soppresso il comma 3 dell’art.1 del Jobs Act, che escludeva il pubblico impiego dalle norme di licenziamento.
Oggi, alla luce delle recente sentenza, sono licenziabili tutti i precari assunti con le fasi 0, A, B,e C, ma lo sono anche i docenti assunti con le vecchie norme. La stessa ministra Madia (PD) intervistata dal giornalista di Report lo ha confermato con un eloquente silenzio.