Tra le proposte avanzate, spiccano l’istituzione di graduatorie differenziate per i docenti specializzati TFA e l’introduzione di strumenti come graduatorie a scorrimento, mini call e call veloci per accelerare la copertura dei posti vacanti. Tuttavia, il collettivo ha espresso preoccupazione per la saturazione delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) in molte province e per l’impatto negativo dei futuri cicli Indire.
Proposte per un Sistema Equo
Il collettivo ha avanzato diverse soluzioni per affrontare le criticità:
- Pianificazione territoriale basata su un’analisi reale del fabbisogno;
- Revisione dei contingenti autorizzati per i cicli di specializzazione;
- Istituzione di un canale preferenziale per i docenti già specializzati TFA;
- Incentivi economici per favorire la mobilità verso le aree effettivamente carenti.
La dott.ssa Palumbo ha riconosciuto la specificità della situazione nella scuola secondaria di secondo grado ma ha confermato l’attivazione di nuovi cicli Indire anche per il 2026. Una decisione che il collettivo ritiene incoerente rispetto alla saturazione delle GPS e alla situazione occupazionale.
Conclusioni e Prospettive
Nonostante il dialogo istituzionale, il collettivo ha ribadito la volontà di procedere con l’impugnazione del decreto ministeriale nelle sedi competenti. La mancanza di risposte normative efficaci continua a penalizzare migliaia di docenti specializzati, soprattutto in regioni del Centro-Sud dove la saturazione delle graduatorie è più evidente.
Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati si impegna a monitorare l’evoluzione della situazione e a proseguire nella tutela legale dei diritti dei docenti TFA. La richiesta è chiara: politiche strutturali e mirate per garantire equità e stabilità nel sistema scolastico.
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