Servizi sociali nelle scuole – Valditara sostiene che le sospensioni da scuola per 15 giorni, come solitamente avviene oggi, non siano la scelta più opportuna. Tenerli a casa di fronte a PlayStation e cellulare non fa che peggiorare la situazione. Meglio impiegare quel tempo in attività di servizio per la comunità, come lavorare in ospedali o case di riposo.
Servizi sociali come alternativa alle sospensioni
Il ministro ritiene che questo approccio aiuti gli studenti “problematici” a sviluppare maggiore solidarietà e consapevolezza verso gli altri. Spesso atteggiamenti di prepotenza e mancanza di rispetto derivano da una eccessiva stima di sé e poca considerazione per i diritti altrui. I servizi sociali possono correggere queste distorsioni comportamentali in modo costruttivo.
Valditara propone dunque una riforma delle sanzioni disciplinari che, oltre a punire, miri realmente alla rieducazione. Non basta tenere i ragazzi a casa: è necessario fornire una proposta formativa alternativa, che insegni empatia e sensibilità sociale lavorando a supporto di chi è in difficoltà. Solo così le punizioni potranno trasformarsi in strumenti di crescita personale.
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