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Il realismo del Decamerone

Giovanni Boccaccio

Di Biagio Lauritano

La dimensione immanente della società di Boccaccio implica una nuova concezione, potremmo dire storicista, che lo scrittore attribuisce alle proprie esperienze, completamente diversa da quella della vita medievale: è come se in Boccaccio passato e presente si fondessero producendo una rappresentazione della realtà la cui “percezione realista” ritroviamo sempre, attraverso un’attenta analisi introspettiva, nelle sue opere come accade soprattutto con il Decamerone.

In esso la cornice narrativa (il racconto della vita dei giovani novellatori che si sono rifugiati nella residenza di campagna vicino Firenze) e la peste del 1348 spingono Boccaccio all’ideazione dell’ “illusione della lettura” affinché il lettore sia consapevole di non poter evadere in una dimensione evocativa e fiabesca allontanandosi dal rapporto con la propria società, ma proceda necessariamente ad un’interpretazione delle novelle ancorata alla natura immanente dei fatti in esse narrati.

In altre parole sia l’autore (narratore di primo grado) sia i giovani novellatori (narratori di secondo grado) sia i personaggi delle novelle (narratori di terzo grado) contribuiscono all’interpretazione del Decamerone da parte del lettore attraverso “tre gradi di illusione della realtà” rendendolo consapevole del modo in cui Boccaccio ha organizzato la materia del narrare e quindi lo spingono ad una percezione dei fatti narrati nelle novelle in modo tale che egli abbia la coscienza critica del rispecchiamento della realtà quotidiana, seppur idealizzata nella dimensione della finzione letteraria.

Ciò implica che l’interpretazione delle novelle da parte del lettore è sorretta da un dinamismo sociale che gli permette di cogliere nella società del suo tempo “eventuali reminiscenze” della società di Boccaccio dando così luogo ad un’interpretazione svincolata da verità assolute precostituite ed aperta a tutte le possibili letture: come presente e passato si fondono nella mente di Boccaccio, producendo “l’illusione di realtà” del Decamerone, così avviene nelle intenzioni del lettore di quest’opera il quale esprime su di essa il proprio parere.

Quindi il Decamerone è espressione di un umanesimo laico che pone al centro della propria ricerca il piacere della lettura allo scopo di intrattenere; il lettore si trova così a poter contare sui vari casi della vita narrati in quest’opera per comprendere la complessità del mondo in cui vive e trarre le necessarie conclusioni per far fronte alle varie difficoltà che gli si parano davanti.

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