In tempi di iscrizioni, sbagliare la scelta della scuola può significare la perdita di un anno scolastico, un disastro. Le percentuali riportate dal quotidiano Il Messaggero sono davvero drammatiche: 4 studenti su 10 sbagliano l’indirizzo di studi.
I fattori che determinano gli errori sono molteplici, in primis la scelta del percorso scolastico dettata dalle mode. Negli ultimi anni, nonostante il mercato del lavoro richieda sempre di più tecnici preparati, la maggior parte degli studenti della terza media sceglie il liceo, salvo poi non riuscire a superare l’impatto del primo anno.
Un altro fattore importante che influenza la scelta “sbagliata” da parte dello studente e delle famiglie è l’orientamento, a volte le scuole (vittime dell’autonomia scolastica) pur di accaparrarsi studenti promettono mare e monti come laboratori efficienti tirati a lucido proprio nei giorni degli Open Day, salvo poi utilizzarli pochissime volte durante l’anno scolastico.
Ricordiamo che nei licei manca una figura determinante ovvero quella dei docenti di laboratorio, gli ITP invece si trovano negli istituti tecnici e professionali. Le attività didattiche di laboratorio difficilmente prescindono da tale figura.
Le percentuali dei bocciati al primo anno delle superiori
I dati degli scrutini finali dello scorso anno scolastico sono allarmanti: solo il 65% degli studenti che ha frequentato il primo anno delle superiori è stato promosso.
Gli altri o hanno dovuto ripetere l’anno oopure affrontare gli esami di riparazione poichè sono stati promossi con debito formativo. La maggior parte di questi poi decide di cambiare percorso scolastico. Perchè non farlo prima?
A questa domanda non solo devono rispondere le scuole, ma anche il governo che probabilmente dovrà rivedere l’attuale orientamento.
