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La flessibilità dell’apprendimento: un nuovo approccio per rendere i percorsi formativi più adattabili alle esigenze degli utenti e al mutato contesto sociale

La flessibilità formativa consente di rendere adattabili i percorsi di apprendimento e rende l’ente formativo efficace

Negli ultimi anni, il mondo della formazione ha assistito a una vera e propria rivoluzione, in cui la flessibilità dell’apprendimento è diventata un concetto sempre più centrale. L’idea alla base di questa strategia formativa è quella di rendere i percorsi di apprendimento più flessibili e adattabili alle esigenze degli utenti, in modo che ognuno possa trovare il proprio stile di apprendimento e rafforzare il proprio patrimonio di conoscenze.

Per realizzare questo obiettivo, gli enti formativi, come scuole, enti di formazione e IeFP, hanno bisogno di diventare depositari di un repertorio di unità formative, che gli utenti possono attingere per migliorare le loro competenze e prepararsi all’ingresso in un rinnovato mercato del lavoro.

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Ma come si realizza concretamente la flessibilità dell’apprendimento?

Sul piano gestionale del processo formativo, ciò comporta da parte degli operatori (progettisti, formatori, orientatori) una programmazione, realizzazione e messa a punto di numerose modificazioni e differenziazioni didattiche, rispetto agli standard di percorso ed agli obiettivi formativi. In questo modo, ogni utente può beneficiare di un’esperienza formativa personalizzata e adattata alle sue esigenze.

Ma la flessibilità dell’apprendimento non si limita solo alle competenze “professionalizzanti” o di riqualificazione. Al contrario, prevede anche una serie di attività utili a preparare l’individuo all’ingresso in un rinnovato mercato del lavoro. In questo senso, la flessibilità dell’apprendimento diventa uno strumento fondamentale per favorire l’inclusione sociale e per aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle proprie opportunità.

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In definitiva, la flessibilità dell’apprendimento rappresenta una sfida importante per gli enti formativi, ma anche un’opportunità straordinaria per migliorare la qualità dei percorsi di formazione e per garantire a ogni utente un’esperienza formativa di successo, rispettando le sue esigenze e il suo contesto.

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