Con l’accordo siglato fra i sindacati e il ministro dell’Istruzione in arrivo novità per i docenti soprannumerari.
Che fine faranno i docenti soprannumerari?
I tagli all’organico e la contrazione del numero delle classi portano inevitabilmente alla contrazione dell’organico tale contrazione determina la perdita di posto a molti docenti fino a quel momento titolari di cattedra. Tali docenti vengono definiti soprannumerari o docenti in esubero.
La cosiddetta riforma Gelmini ha causato un importante numero di docenti soprannumerari che ancora oggi sono costretti a girovagare per le varie scuole per raggiungere l’agoniato orario cattedra.
Molti docenti, in particolare gli ITP, sono stati riqualificati sul sostegno e quindi riassorbiti.
Cosa cambia per i docenti soprannumerari dopo l’accordo raggiunto con i sindacati?
L’accordo siglato lo scorso 29 dicembre fra le OO.SS e il nuovo ministro all’Istruzione Fedeli prevede che i docenti soprannumerari potranno continuare – come riporta ItaliaOggi – a far valere il proprio diritto a partecipare alla mobilità a domanda oppure potranno presentare la cosiddetta domanda condizionata: un’istanza con la quale il docente chiede di essere trasferito ad altra sede scolastica solo nel caso in cui la propria situazione di soprannumerarietà permanga anche in organico di fatto.
Docenti soprannumerari e domanda condizionata
Cosa succede se la domanda ordinaria o condizionata presentata dai docenti soprannumerari non sarà soddisfatta?
In questo caso il docente individuato in esubero sarà assoggettato al trattamento d’ufficio, ovvero sarà l’Ust ad assegnare il docente alla scuola o a più scuole.
Insomma l’accordo siglato di fatto ripristina le vecchie regole modificate dalla cosiddetta buona scuola (legge 107/15).