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Riforma Gelmini – L'interrogazione del M5S

Il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione al ministro dell’Istruzione sugli effetti della riforma Gelmini.

Ecco il testo integrale dellโ€™interrogazione:

โ€œAl Ministro dellโ€™istruzione, dellโ€™universitร  e della ricerca. –
Premesso che, a parere degli interroganti:

il comma 3, dellโ€™articolo 26 (rubricato quale Disciplina dei lettori di scambio), della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (cosidetta riforma Gelmini) di lร  dalle intenzioni non regola affatto la materia in oggetto, di cui ai commi precedenti, ma modifica radicalmente e in senso peggiorativo la disciplina legislativa sui lettori di madrelingua straniera;

tale articolo della riforma Gelmini non solo รจ in palese contrasto con il diritto dellโ€™Unione europea (in particolare con i princip รฎ di diritto comunitario enunciati dalla Corte di giustizia delle Comunitร  europee) ma, di fatto, ha finito per discriminare da un punto di vista sia economico sia giuridico la categoria dei lettori di madrelingua straniera alla quale รจ giร  stato riconosciuto con la legge 5 marzo 2004, n. 63 ยซun trattamento economico corrispondente a quello del ricercatore confermato a tempo definito, con effetto dalla data di prima assunzione, fatti salvi eventuali trattamenti piรน favorevoliยป;

unโ€™interpretazione restrittiva della norma โ€“ cosรฌ comโ€™ รจ stata applicata, in particolare, nellโ€™Universitร  di Catania, nonchรฉ in altre quali Siena, Bergamo e del Salento โ€“ con delibera del 13 luglio 2012, ha causato una ยซrevisione del trattamento economico degli ex lettori di madrelingua straniera, nonchรฉ rideterminazione della loro retribuzione, secondo le indicazioni dellโ€™art. 26 della legge 240/2010ยป, vale a dire ha comportato una riduzione dello stipendio di circa il 45 per cento, oltrechรฉ un sostanziale arretramento di carriera e la cancellazione degli scatti di anzianitร  maturati;

va considerato, altresรฌ, che i lettori del capoluogo etneo, che risulta abbiano adito il Tribunale di Catania nella persona del giudice del lavoro (per cui si veda la sentenza n. 517 del 3 febbraio 2010), hanno richiesto, in particolare, lโ€™adeguamento retributivo e il pagamento delle differenze (in forza di una ricostruzione della carriera ab origine), estendendolo al riconoscimento dellโ€™unitarietร  del proprio rapporto di lavoro a far tempo dalla prima assunzione (art. 28, del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382), e quindi alla declaratoria di nullitร  del contratto come CEL (stipulato dallโ€™anno accademico 1994-95), alla regolarizzazione della posizione previdenziale e ai danni subiti per il comportamento tenuto dallโ€™Universitร  e dallo Stato. Detto ricorso โ€“ in attesa del risultato del processo di appello โ€“ oltre ad aver accolto il diritto dei ricorrenti ยซa percepire un trattamento retributivo pari al 100% di quello previsto per i ricercatori confermati a tempo definito, compresi gli scatti di anzianitร , con decorrenza dal 1ยฐ maggio 2004ยป, ha nel medesimo tempo condannato lโ€™Universitร  di Catania ยซal pagamento delle consequenziali differenze retributiveยป, alla ยซrivalutazione monetaria degli interessiยป maturati, alla ยซregolarizzazione retributivaยป, nonchรฉ alla ยซrifusione delle spese di giudizioยป;

il caso dei lettori di madrelingua straniera โ€“ collaboratori ed esperti linguistici รจ stato ampiamente seguito e monitorato dalla stampa: in particolare giova citare le dettagliate analisi apparse sui siti web ustation.it (M. Spalletta, 2 maggio 2013) e justice.it (legge Distefano, 13 giugno 2013);

considerato che:

i lettori che versano in questa situazione e che attualmente hanno subito una forte riduzione dello stipendio โ€“ per quel che concerne le diverse facoltร  dellโ€™Universitร  di Catania โ€“ ammontano a piรน di quaranta, ma numerosi altri casi, come sopra accennato, sono presenti in altre Universitร  (Siena, Bergamo e Lecce);

non vi รจ alcuna certezza, per questa categoria di lavoratori, entro il quadro di una posizione contrattualmente stabile e definita, nรฉ di veder ripristinato lo stipendio attualmente decurtato, nรฉ tantomeno di poter recuperare le somme arretrate;

a far tempo dagli anni Novanta sono state intraprese numerose azioni legali volte al riconoscimento di uno stato giuridico con la regolarizzazione della posizione assicurativa e pensionistica,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tale situazione;

se risultino i motivi per cui unโ€™applicazione pedissequa e palesemente restrittiva โ€“ a giudizio degli interroganti โ€“ del comma 3 dellโ€™art. 26 della cosiddetta riforma Gelmini abbia coinvolto solo un numero limitato di Universitร , causando unโ€™evidente disparitร  di trattamento;

quali provvedimenti e iniziative, anche di carattere normativo, il Ministro intenda adottare senza indugio affinchรฉ tale situazione, che penalizza ingiustamente una categoria di lavoratori nelle misure e nelle proporzioni sopra descritte, possa essere sanata;

se non si intenda in particolare riaprire un tavolo di confronto per evitare nuovi contenziosi e favorire il sereno svolgimento dellโ€™attivitร  didattica.โ€

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