Governo (Draghi) e sindacati da tempo hanno intavolato la trattativa per il rinnovo del contratto della scuola. Le risorse, come è noto a tutti, sono esigue, gli aumenti previsti rischiano di non coprire nemmeno l’inflazione figuriamoci raggiungere la media europea ben al disopra dei nostri stipendi nazionali.
La palla però adesso passa al governo Meloni chiamato a dettare la sua linea politica sin da subito. Le incognite tuttavia sono tante, in primis occorrerà dare risposte alle promesse fatte in campagna elettorale come: autonomia differenziata, flat tax, quota pensione. Incognite che richiedono parecchie risorse che in parte potrebbero essere erose alla scuola e al Reddito di Cittadinanza, oppure utilizzarle sin da subito per il rinnovo dei contratti dimostrando al Paese e agli stessi docenti che in massa hanno votato centro-destra che finalmente c’è un’inversione di tendenza.
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