“Nell’assegnazione delle supplenze finora ogni aspirante veniva preso in considerazione una sola volta. L’impossibilità di dichiarare alcune disponibilità veniva infatti interpretata dall’algoritmo come rinuncia. Con la nuova ordinanza ministeriale il docente non sarà più considerato rinunciatario e potrà quindi essere ripescato”. Così sulla sua pagina Facebook il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato.
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